Estorsioni a imprenditori, Confindustria preoccupata chiede incontro col prefetto
L'associazione di categoria leccese ha espresso apprensione per il fenomeno, giudicato "in crescita"
LECCE – Le estorsioni da parte della malavita organizzata ai danni delle imprese salentine preoccupa Confindustria. L’associazione di categoria leccese ha infatti espresso apprensione per un fenomeno che, a suo dire, sarebbe in crescita. Ad inquietare l’ente che tutela i diritti delle ditte locali, i recenti episodi di cronaca che hanno coinvolto imprenditori, sedi di aziende e negozi, oggetto di azioni delinquenziali o atti criminali anche a sfondo estorsivo. “Confindustria Lecce esprime notevole preoccupazione, auspicando maggiori controlli per mantenere alti i livelli di sicurezza e legalità sul territorio”.
L’associazione, anche a nome del presidente Giancarlo Negro, si è dichiarata vicina a tutti quegli imprenditori che sono stati vittima di attentati. La solidarietà, in particolare, è stata espressa nei confronti del “socio, Rocco Gnoni, amministratore della Emmegiemme Shoes srl, calzaturificio che è stata oggetto di un incendio di possibile natura dolosa. Non è pensabile che sul nostro territorio si debba assistere ad un ritorno di episodi di violenza e per questo Confindustria Lecce fa appello alle forze dell’ordine e alla magistratura, plaudendo al loro impegno perché continuino a garantire sempre maggiori livelli di sicurezza e legalità. Condizioni imprescindibili per l’esercizio della libera impresa”.
“Come imprenditore e come presidente di Confindustria- prosegue Negro- credo fermamente che lo sviluppo della competitività delle imprese e del territorio passi prima di tutto dalla salvaguardia della sicurezza e dalla valorizzazione della legalità. L’obiettivo comune di associazioni, enti, istituzioni, tutori della legge e stakeholder territoriali deve essere quello di creare reti efficienti che allontanino ogni possibilità di infiltrazione della malavita nell’economia sana, oltre ad implementare strumenti di prevenzione e di contrasto a qualsiasi forma di contiguità dell’economia con la criminalità organizzata”. Confindustria Lecce, intanto, fa sapere che si attiverà per chiedere al prefetto un incontro sui temi della sicurezza e della legalità sul territorio.