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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Sannicola

Esclusione illegittima dalla gara: Comune condannato a risarcimento e spese

Il Consiglio di Stato chiude la vicenda relativa ai lavori per il collettamento delle acque meteoriche. L'offerta dalla Arcobaleno srl non era anomala

SANNICOLA – Il Comune di Sannicola è stato condannato dal Consiglio di Stato al risarcimento del danno – pari a poco meno di 29mila euro più gli interessi legali – in favore della ditta Arcobaleno srl di Casarano e al pagamento dei contributi unificati versati dall’impresa per il grado di appello, per 9 mila euro.

I giudici amministrativi di Palazzo Spada si sono espressi sul contenzioso aperto dopo l’esclusione della Arcobaleno dalla gara per l’aggiudicazione delle opere di collettamento delle acque meteoriche per un importo a base di gara di oltre un milione e mezzo di euro. L’appalto è stato affidato alla ditta Lega srl perché la commissione di gara aveva ritenuto anomala l’offerta dell’azienda casaranese che era risultata la più vantaggiosa.

Il Tar di Lecce, investito della questione, nel giugno del 2015 ha respinto la richiesta urgente di sospensione del provvedimento, ma il Consiglio di Stato nel mese successivo ha ritenuto fondate le ragioni della Arcobaleno srl, difesa dall’avvocato Giuseppe Mormandi, disponendo un’ordinanza cautelare di accoglimento.

Nonostante ciò l’amministrazione comunale di Sannicola ha deciso di procedere all’aggiudicazione definitiva, alla sottoscrizione del contratto e all’esecuzione dei lavori. Nel mese di novembre la sezione leccese del Tar ha poi respinto anche nel merito il ricorso della Arcobaleno, ma pochi giorni addietro, e cioè a distanza di un anno, il Consiglio di Stato ha stabilito che l’esclusione dell’impresa è stata illegittima e che, in considerazione dell’avanzamento dei lavori intanto avvenuto, va riconosciuto all’impresa ricorrente il risarcimento del danno.

Sulla vicenda si è espresso a stretto giro di posta il consigliere di minoranza Danilo Scorrano che, dopo aver ricordato le tappe dello scontro politico aperto con l'amministrazione, si chiede chi dovrà ora pagare il conto di una decisione sbagliata: “Il sindaco Piccione che pubblicamente ed anche in consiglio comunale, a fronte delle nostre rimostranze, ha sempre difeso le procedure, dovrebbe ammettere le responsabilità e fare pubblica ammenda. E' l'ennesimo esempio di malagestione della cosa pubblica sulla pelle dei cittadini che dovrebbero indurre il Sindaco a fare un passo indietro rassegnando le dimissioni e consentendo il ripristino delle buone pratiche amministrative nel nostro comune”.

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