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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Convalidato l’arresto per i tre anarchici: il gip dispone obbligo di dimora

Sono finiti in carcere per resistenza a pubblico ufficiale e accensioni ed esplosioni pericolose

BRINDISI – E’ stato convalidato l’arresto per i tre giovani anarchici, di cui leccesi,  finiti in carcere dopo la protesta davanti al Cie di Restinco, alle porte di Brindisi: il gip del Tribunale della città adriatica, infatti, ha disposto per tutti la remissione in libertà e l’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di  residenza, così come chiesto dal pm.

Si tratta di Giulio Patarnello. 21 anni originario di Lecce, ma residente a Lequile, Ferruccio Rizzo 29 anni di Copertino e Simone Carlino 35 anni di Spilinbergo, in provincia di Pordenone. entrambi residenti a Lecce, sono comparsi questa mattina alle 10 davanti al giudice per le indagini preliminari Maurizio Saso per la convalida dell’arresto avvenuto il 9 gennaio, con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e accensioni ed esplosioni pericolose. Patarnello è stato denunciato anche per “inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Brindisi” emesso dal questore di Brindisi a loro carico nel novembre 2015. Hanno deciso tutti di avvalersi della facoltà di non rispondere, di fronte alle domande del gip e del sostituto procuratore Antonio Costantini, e difesi dall'avvocato Francesco Calabro del Foro di Lecce.

Il penalista ha chiesto una perizia su un artificio pirotecnico trovato davanti all’ingresso del centro di identificazione ed espulsione di Restinco,: secondo la ricostruzione degli agenti intervenuti sul posto i tre avrebbero cercato di lanciare la bomba carta all’interno della struttura, ma non sarebbero riusciti nel loro intento per via della recinzione, mentre per l’avvocato si tratterebbe di un petardo. E se così fosse, secondo la tesi difensiva, potrebbe cambiare lo scenario con relativie conseguenze sul capo di imputazione.

 Nessuna precisazione, invece, rispetto allo striscione che i tre hanno portato ed esposto nel piazzale esterno: c’era un numero di telefono corrispondente a un centro che presta assistenza e consulenza a chi richiede asilo politico e c’era anche la scritta ‘liberi tutti’. Tutti e tre risultano iscritti al centro anarchici di Lecce. Patarnello e Rizzo sono anche coinvolti nell'inchiesta coordinata dalla Procura di Lecce sul  corteo contro il raduno nazionale nel Salento di Casa Pound che ha portato all’identificazione di 38 partecipanti, stando alle indagini condotte dalla Digos.

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