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Cronaca

Omicidio del ciclista: il gip convalida l'arresto del 33enne

Resta in carcere Andrea Taurino, ritenuto responsabile della morte del pasticciere e del ferimento di un 61enne

LECCE – Resta in carcere Andrea Taurino, il 33enne accusato dell’omicidio del 67enne Franco Amati, e del tentato omicidio di Ugo Romano, 61 anni, entrambi di Lecce, avvenuti venerdì pomeriggio in via Monticelli a Casalabate. Il gip Cinzia Vergine ha convalidato l’arresto del 33enne per i reati di omicidio volontario e tentato omicidio (nelle prossime ore il giudice depositerà il provvedimento). Dinanzi al gip Taurino, assistito dagli avvocati Marco Pezzuto e Antonio Savoia, ha fornito la propria versione dei fatti, chiedendo scusa ai famigliari della vittima e spiegando di aver assunto dell’eroina la mattina dell’incidente.

La sua, del resto, è un’esistenza contraddistinta dalla dipendenza della droga. Taurino ha negato di aver avuto una discussione con i ciclisti (come confermato dallo stesso Romano), dopo aver superato i due amici, sarebbe tornato indietro continuando a sbandare con l’auto. Sotto l’effetto della droga avrebbe perso il controllo dell’auto travolgendo Amati e Romano. L’uomo ha quindi smentito di aver volontariamente sterzato verso i due amici in bicicletta, ipotesi riferita dal superstite.

Un racconto che dovrà essere analizzato e vagliato in fase d’indagine. Il sostituto procuratore Giovanni Gagliotta, titolare del procedimento, ha affidato al medico legale Alberto Tortorella il ctaurino-andrea-2-2-2ompito di eseguire l’autopsia sul corpo della vittima. Sarà l’ingegnere Lelly Napoli, uno dei messimi esperti in materia, a ricostruire la dinamica dell’incidente. I segni sulla parte anteriore sinistra, sull’abitacolo deformato e il parabrezza sfondato dell’auto sottolineano la violenza di un impatto frontale, dopo l’inversione di marcia come riferito dallo stesso Romano. Il 61enne, vivo per miracolo, ha subito diverse ferite ed è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per ricucire l’orecchio che si è staccato quasi di netto.

Taurino è stato arrestato venerdì sera al termine di una vera e propria caccia all’uomo condotta dai carabinieri del comando provinciale di Lecce, sotto la guida del capitano Biagio Marro. Da alcuni frammenti di auto e dalle prime testimonianze i militari hanno subito tracciato un profilo dell’auto utilizzata e del conducente. In poche ore sono riusciti a risalire all’identità del 33enne e hanno atteso che facesse ritorno nella propria abitazione in contrada Provenzani. L’uomo era la volante di una vecchia Fiat 500 intestata a un cittadino dello Sri Lanka e in uso alla madre. Alla vista de carabinieri ha tentato un’inutile fuga, ma è stato bloccato e condotto in caserma e poi in carcere.

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