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Cronaca Copertino

Rompono finestrino dell'ambulanza e rubano barella e sedia portantina

Il furto in mattinata nel parcheggio del "San Giuseppe" di Copertino. E' lo stesso mezzo al quale avevano sottratto e rimesso i fanali

COPERTINO – No. Quell’ambulanza proprio non trova pace. E così, dopo i fanali prima smontati e poi ricollocati al loro posto (un furto bizzarro e decisamente stupido, conclusosi con una sorta di pentimento a distanza di poche ore) oggi sono arrivati a fare persino di peggio. Perché, si sa, al peggio non c’è mail limite.

Ed ecco che, senza essere visti da nessuno, nel pieno della mattinata, ignoti hanno sfondato il finestrino posteriore destro, entrando nell’autolettiga e rubando una barella, una sedia portantina che serve al personale sanitario per trasportare i pazienti sulle scale.

Insomma, un furto molto più sofisticato, per circa 6mila euro. E che questa volta, c’è a credere, non troverà pentimenti. Oggetti simili trovano un loro mercato di riferimento, soprattutto su Internet. Insomma, si può immaginare che qualcuno voglia lucrarci.

IMG-20170329-WA0035-2Il furto è avvenuto fra le 8 e le 9,30 del mattino nel parcheggio dell’ospedale “San Giuseppe” di Copertino. L’ambulanza in questione, che si trovava al suo solito posto, è un centro di rianimazione mobile, usato dal personale per il trasporto di pazienti in altri ospedali, per esami specialistici o trasferimenti di reparto.

La fascia oraria è stata ben individuata, perché l’autista è passato alle 8, appunto, per vedere se fosse tutto in ordine. Ma verso le 9,30, il manutentore idraulico dell’ospedale, passando nelle vicinanze, ha scoperto il finestrino rotto e dato l’allarme. E in breve s’è scoperto il furto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della tenenza locale.  

Il 15 dicembre scorso quella stessa ambulanza era stata “vittima” di un furto anomalo: i fanali posteriori. Poi, stranamente, rimontati il giorno successivo. Una vicenda che aveva suscitato molto disappunto, perché senza fari l’ambulanza, ovviamente, era rimasta inutilizzabile per un giorno. Oggi, invece, la vicenda appare molto più seria. E il danno economico, molto più grosso. Che il primo caso fosse una sorta di prova? Difficile stilare ipotesi certe. Ma pensare che oggi qualcuno sia riuscito a fuggire con oggetti così ingombrati, senza farsi notare, lascia un po’ spiazzati.  

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