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Cronaca

Corsi di formazione per il 118: quattro gli indagati per presunta concussione

L'inchiesta coordinata dalla Procura di Lecce e condotta dalle fiamme gialle. Notificata la proroga delle indagini

LECCE – Sono quattro gli avvisi di garanzia notificati nell’ambito dell’inchiesta, coordinata al pubblico ministero Roberta Licci e condotta dalla Guardia di finanza, su alcuni corsi di formazione per gli operatori del 118, organizzati tra Lecce e Brindisi. Concussione il reato ipotizzato (e ovviamente ancora tutto da dimostrare) dalla Procura di Lecce, che ha ottenuto la proroga delle indagini.

Nel registro degli indagati sono stati iscritti i nomi di M.S, 64enne leccese, in qualità di dirigente responsabile del servizio 118, presso l’ospedale Vito Fazzi del capoluogo salentino; C.S., 60 anni, di Lecce, in veste di responsabile di Medicina del lavoro nello stesso ospedale; P.C., 61 anni, di Brindisi, e A. P., 44 anni, residente a Carmiano. Si tratta, è bene ricordarlo, di un atto dovuto in vista delle possibili acquisizioni e accertamenti di carattere investigativo.

A dare avvio alle indagini, secondo quanto emerso, un esposto depositato alle fiamme gialle dai responsabili di un’associazione del 118. Nella denuncia sarebbero stati ricostruiti alcuni episodi legati ad affidamenti di corsi di formazione, allegando una serie di interrogativi. Domande che, evidentemente, i finanzieri hanno ritenuto meritevoli di approfondimento, procedendo quindi alla trasmissione della relativa notizia di reato in Procura, su cui vige il massimo riserbo. La scadenza delle indagini è prevista per ottobre, poi il pubblico ministero deciderà se procedere.

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