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Cronaca

Sprechi e "mala gestio" nelle opere pubbliche: le accuse della Corte dei conti

Dagli edifici di via Brenta al progetto del filobus, passando per il caso Boc: tre indagini legate dal rischio di un dissesto finanziario per le casse comunali di Palazzo Carafa e finite sotto la lente della Corte dei Conti

 

LECCE - Dagli edifici di via Brenta al progetto del filobus, passando per il caso Boc: tre fronti d'indagini legate da un unico comun denominatore, il rischio di un dissesto finanziario imponente per le casse comunali di Palazzo Carafa e finite sotto la lente della Corte dei Conti. “Diversi gli episodi di mala gestio riscontrati – scrive il procuratore generale Francesco Lorusso nella sua relazione dell’anno giudiziario –, quanto alla stipula di un contratto di prestito obbligazionario, ovvero all’acquisizione da una società privata di immobili da destinare a sede di Uffici giudiziari, oppure alla realizzazione di vari progetti culturali connessi ad una manifestazione promozionale di rilievo internazionale”.

“Tra le fattispecie più interessanti, quanto ad eventuali danni arrecati al pubblico erario, sulle quali, nel corso del 2011, si è incentrata l’attenzione di questa Procura – spiega Lorusso, benché all’attualità non sia stato ancora possibile adottare alcun provvedimento formale, poiché le relative indagini sono tutt’ora in corso” vi è il rimborso, in favore dell’ex rettore dell’Università del Salento, Oronzo Limone, di spese per viaggi e soggiorni da questi asseritamente effettuati per ragioni istituzionali, mentre erano realmente personali. Non manca, poi, il riferimento al tanto discusso progetto del filobus, per cui, secondo la magistratura contabile, vi sarebbero state diverse irregolarità che si sarebbero verificate nell’installazione di un sistema ecocompatibile di trasporto rapido cittadino, alimentato elettricamente.

“La Corte dei Conti – commenta il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, fa riferimento a vecchie vicende sulle quali la mia amministrazione ha ritenuto di dover intervenire, risolvendole brillantemente”. “Al di là degli eventuali rilievi contabili sollevati dalla Corte nei confronti di funzionari, ex consulenti ed ex amministratori, infatti, - prosegue il primo cittadino – è anche vero che molte di queste situazioni critiche sono state risolte. Alcune, come quella di via Brenta, attraverso vantaggiose transazioni; altre, come quella relativa alla Lupiae Servizi, con un programma di risanamento che sta andando avanti e che dal 2009 registra bilanci della partecipata in netto miglioramento. Per altre questioni ancora, come i Boc e il filobus, le inchieste della magistratura sono in corso e siamo in attesa delle risultanze processuali e investigative”.

“L’amministrazione del Comune di Lecce rischia il collasso da un momento all’altro” afferma il candidato sindaco Luigi Melica, “c’è bisogno di maggiore chiarezza, i cittadini meritano risposte certe da questa amministrazione. La Corte punta l’indice contro l’onerosa (per i bilanci comunali e quindi per le tasche dei cittadini) operazione di leasing degli Uffici giudiziari di via Brenta, trasformata in extremis in un contratto d’affitto; contro la gestione opaca della Lupiae servizi, contro i compensi non dovuti a favore di impiegati e dirigenti”. “La relazione – commenta l’esponente dell’Udc – fa riferimento anche a quell’opera pubblica partita con 5 anni di ritardo, ovvero il filobus, su cui la magistratura sta ancora indagando”. 

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