LECCE - Aleggiava un insolito silenzio, interrotto dal lieve tonfo dei cucchiaini contro le tazzine del caffè. Questa è l'immagine, sintetica, del centro di Lecce nelle prime ore della mattina. Le prime, non per questo meno roventi. Avranno avuto modo di notarlo tutte quelle comitive di turisti che, sin dall'apertura dei monumenti, hanno preso d'assalto i "cortili aperti", non deludendo le aspettative neppure in questo 2012 di forte crisi.

Organizzata dalla sezione pugliese "Dimore storiche italiane", sostenuta da Comune e Provincia di Lecce, Regione Puglia e patrocinata dal ministero per le Attività culturali e quello per gli Affari regionali, il turismo e lo sport, l'iniziativa mette in vetrina giardini e palazzi privati, tra i più suggestivi della città barocca, a titolo totalmente gratuito. Un itinerario percorribile fino alle 13 del pomeriggio -  sole cocente permettendo -  che riprenderà dalle  16,30 fino alle 21,30, tra i 32 siti, sparsi per il centro storico.

Numerosi i turisti stranieri, organizzati in gruppi, ma anche singole famiglie, un paio provenienti persino dalla Nuova Zelanda, rimasti a bocca aperta tra l'esotismo, il loro, delle buganvillea, con colori troppo violenti, in contrasto con la pietra gialle della città. Ma hanno apprezzato, eccome. Una famiglia, originaria di Frosinone, a Lecce solo per il  week-end, ha deciso di allungare la propria vacanza: "Siamo venuti in Puglia per "Cortili aperti", pensando di ripartire per il Pollino. Ma, ripensandoci, estenderemo il soggiorno leccese per due giorni in più".

Le meraviglie di Lecce svelate ai visitatori