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Cronaca

Cosa non va nel tuo quartiere? Scrivi a Palazzo Carafa

Il Comune di Lecce ha aderito al Pon Governance, "Rafforzamento della capacità amministrativa per un'amministrazione di qualità", che prevede l'avvio di una sperimentazione sulla valutazione civica

LECCE - L'iniziativa è lodevole, se non altro perché mette esplicitamente al centro della città e del suo sviluppo il cittadino. Lo stesso che ha eletto l'amministrazione da cui è governato e dalla quale si aspetta attenzione costante verso i problemi, per esempio, vivibilità, e quindi la realizzazione dei programmi politici, in senso più ampio.

Appare coraggioso, pertanto, ma per qualunque amministrazione comunale, il progetto Pon Governance, ovvero "Rafforzamento della capacità amministrativa per un'amministrazione di qualità"- Valutazione civica -, iniziativa ministeriale che a pioggia raggiunge i comuni italiani. Ruolo centrale lo svolge Cittadinanzattiva onlus, movimento di partecipazione civica che opera in Italia e in Europa per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori e che, tra gli obiettivi, si prefigge di fornire ai cittadini strumenti per tutelarsi e dialogare ad un livello più consapevole con le istituzioni.

Così, se da una parte ai leccesi di due quartieri in particolare, Stadio e San Sabino, si stende il tappeto rosso per fare dire la loro sulla qualità dei servizi, dall'altra Palazzo Carafa ribadisce che riconosce alla partecipazione civica un ruolo fondamentale per la formazione di decisioni condivise e trasparenti in materia di trasformazioni urbane e territoriali e per la promozione dell'inclusione sociale.

Ma il diritto di parola, diciamo così, segue una propria trafila: è necessario fare pervenire al Settore Programmazione e Strategie Territoriali del Comune di Lecce un apposito modulo (già scaricabile sul sito del Comune di Lecce all'indirizzo https://www.comune.lecce.it/comunelecce/Settori/Programmazione%20e%20Strategie%20Territoriali/News/Progetto%20PON%20Governance%20Valutazione%20Civica) compilato dei propri dati anagrafici.

Sarà poi il Settore a fare giungere a Cittadinanzattiva le domande di adesione a firma dei cittadini. L'associazione organizzerà a quel punto gruppi di residenti che, a seconda le richieste, dialogheranno con sindaco e amministratori. Chiarissimo il messaggio che si legge sulla domanda di adesione: Chi cerca trova… chi trova camabia!. Sottotiolo: Strade dissestate, traffico e inquinamento, scarsa igiene e mancata sicurezza delle aree urbane che frequenti giornalmente rendono la tua vita un percorso a ostacoli? Insieme si può cambiare. Cittadinanzattiva e l'amministrazione comunale promuove un programma di miglioramento della qualità urbana a partire dalla valutazione dei cittadini. Partecipa anche tu!.

E c'è già chi, venendo a conoscenza dell'iniziativa (domani mattina la presentazione a Palazzo Carafa nell'ambito di una conferenza stampa) non ha perso tempo, ed ha telefonato direttamente ai responsabili del Settore Programmazione e Strategie Territoriali per denunciare problemi legati alla vivibilità. Tempismo che la dice lunga su quanto avrebbero da dire i leccesi sul loro quartiere. D'altronde, basterebbe cliccare sulla rubrica di LeccePrima, "Moi te nde ticu quattru", per avere una panoramica di quel che raccontano (e propongono) i leccesi su come cambiare il luogo in cui vivono.

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