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Cronaca Soleto

Covid-19, l'ispezione in videoconferenza del Ministero della Salute nella Rsa di Soleto

Si è svolto in mattinata il sopralluogo dei carabinieri del Nas e degli operatori della Asl di Lecce nella struttura socio-assistenziale "La Fontanella", divenuta focolaio dell'epidemia, collegati da remoto con Roma

SOLETO - Sono doppi i riflettori puntati su “La Fontanella” di Soleto, divenuta focolaio Covid-19, con il contagio di 88 anziani ospiti della struttura socio assistenziale, 17 dei quali sono deceduti. Oltre all’inchiesta aperta dalla Procura di Lecce, vuole vederci chiaro anche il Ministero della Salute.

Sulla base delle relazioni inviate dalla Asl e dai competenti uffici della Regione Puglia al Ministero, si è tenuta in mattinata l’audizione in videoconferenza dei soggetti interessati alla vicenda e in particolare: l’Ufficio regionale che coordina le attività per le strutture sociosanitarie, la Direzione generale dell’Asl di Lecce, gli operatori che hanno garantito l’assistenza presso ‘La Fontanella’ dal 26 marzo ad oggi, e i carabinieri dei Nas di Lecce.

Video | L'arrivo del Nas presso La Fontanella

Durante l’interlocuzione, durata circa due ore, sono state analizzate nel dettaglio tutte le attività svolte presso la residenza e nei presidi ospedalieri aziendali dove sono stati trasferiti i pazienti, per giungere infine alla comunicazione dello stato di salute attuale degli ospiti rimasti in sede, al momento 19, tutti risultati negativi al tampone.

L'ispezione nella residenza socio assistenziale

Al termine dell’audizione, la presidente della commissione ministeriale ha rivolto parole di apprezzamento per l’operato assicurato dai sanitari della Asl, (alla quale è stata affidata nella persona del dottore Cosimo Esposito, dal 25 marzo, la gestione commissariale della struttura) per essere stati in grado di garantire cura e assistenza in una situazione di eccezionale emergenza.

Intanto, sul fronte penale, procedono gli accertamenti nell’inchiesta in cui si ipotizzano i reati di abbandono di persone incapaci e di diffusione colposa di epidemia, con l’ascolto di testimoni. Sono tre le persone iscritte sul registro, di cui è titolare il pubblico ministero Alberto Santacatterina: l’amministratore delegato della residenza per anziani, don Vittorio Matteo, la direttrice della struttura, Federica Cantore, e l’ex responsabile sanitario, Catello Mangione. Proprio nei giorni scorsi, i titolari avevano fornito la loro versione dei fatti, attraverso gli avvocati difensori Giuseppe e Michele Bonsegna.

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