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Cronaca

"Criminalità sotto controllo: ma chi sa racconti tutto"

Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno, intervenuto al tavolo presso la Prefettura di Lecce sull'ordine pubblico, ha ribadito che non c'è alcun allarme criminalità. "Ma le vittime parlino"

LECCE - Se i fatti di criminalità non hanno dietro un'unica regia, è eccessivo parlare di criminalità che si sta riorganizzando? Anche se per fare valere il controllo del mercato della droga, del racket, dell'usura, sul proprio pezzo di quartiere, ogni gruppo, ogni micro-gruppo, fa saltare saracinesche, incendia auto, fa telefonate intimidatorie alle vittime? Di cosa si tratta, allora, se malavita organizzata non è, di ragazzate senza filo conduttore? No, certo. E se invece fossero bande composte da uno, due, massimo tre persone, gruppi isolati ma efficientissimi, bene allenati per dirla in gergo calcistico, è verosimile che da qui ad organizzare un gruppo di fuoco "allargato" il passo sia breve? E' poi sbagliato ipotizzare che il passaggio da gruppo "improvvisato" a gruppo organizzato per la gestione del monopolio su pezzi di città sempre più grandi sia nella naturale successione delle cose?

Invece, non c'è alcun allarme, né la criminalità si sta riorganizzando come ai tempi della Scu. E' tutto sotto controllo, come dimostrano i dati delle forze dell'ordine, statistiche che isolano gli episodi di criminalità verificatisi questa estate a Lecce e provincia a fatti circoscritti e per nulla rientranti in un disegno criminale più ampio. Questo il messaggio che è emerso dalla seconda riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per fare nuovamente il punto sulla situazione criminalità in provincia a seguito di vari episodi di cronaca.

Riunione quindi tra vertici delle istituzioni locali e forze dell'ordine tenuta questa mattina presso l'ufficio territoriale del Governo di Lecce dal prefetto Mario Tafaro: "E' bene chiarire che queste sono riunioni che solitamente organizzo subito dopo l'estate per fare il punto sulla situazione - ha detto il prefetto - e che non vengono convocate in relazione agli ultimi episodi di cronaca. Reputo questo chiarimento necessario alla luce di quanto è stato detto scritto e detto su giornali e televisioni".

Ma lo confermano anche il presidente della Camera di commercio Alfredo Prete che non c'è certo uno stadio di assedio da parte della criminalità, il presidente di Confindustria Piero Montinari, il quale parla invece di progetti e interventi a sostegno delle imprese in previsione dell'ottobre "nero".

Ma l'elenco recente dei fatti di cronaca è una sequela di bombe, pistolettate e fucilate su vetrine, incendi che non risparmiano gli esponenti politici locali, a Lecce e in provincia. Troppo recente anche il ricordo di quanto accaduto nel quartiere San Pio del capoluogo salentino (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=16192).

Ha sgombrato il campo da equivoci, ancora una volta, Alfredo Mantovano, sottosegretario di all'Interno, che a margine della riunione ha detto: "Il dato positivo è che da questo tavolo esce unità di intenti non solo istituzionale ma tra tutte le categorie e che si muove soprattutto sulla prevenzione, per esempio, dell'usura, cioè come fare in modo che le famiglie, gli imprenditori non siano costretti a rivolgersi agli usurai. A Lecce poi c'è lo sportello antiracket e antiusura che opera in continuazione. E purtroppo proprio per l'usura i dati non sono confortanti, perché paradossalmente, meno denuncie ci sono più vittime è plausibile prevedere. Un accordo con i commercianti maggiormente esposti per adottare misure appropriate.

"Ora sull'allarme criminalità - ha aggiunto Mantovano - vorrei ribadire che se i dati delle forze dell'ordine e della magistratura ci dicono che non si è oltrepassato il livello di guardia, significa anche che il lavoro svolto fino ad ora ha dato i frutti sperati, ma con altrettanta certezza ribadisco fino alla noia che se per intero e subito le vittime parlano, raccontano agli investigatori quel che a loro è accaduto, ebbene questa cosa può dare davvero risultati straordinari. Se in questo momento la malavita sta sondando il terreno e comprende che qui a Lecce ha vita difficile - conclude - grazie alle vittime che parlano e raccontano per interno la loro esperienza, allora questo aiuta non poco a mantenere pulito questo territorio".

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