Dagli antichi "caseddhi” a residenze di lusso, in 34 a processo
Disposto il rinvio a giudizio per le persone coinvolte nell’inchiesta su presunti abusi edilizi commessi nel Comune di Alliste. Tra gli imputati anche l’ex vicesindaco Venneri e la dirigente Guerrieri
ALLISTE - Lottizzazione abusiva è il reato dal quale dovranno difendersi in 34. E tra questi ci sono anche Antonio Venneri, l’ex vicesindaco e assessore alle Attività Produttive del Comune di Alliste e l’attuale dirigente del settore Urbanistica, Luisella Guerrieri, ai quali è mossa anche l’accusa di abuso d’ufficio per aver autorizzato il progetto pilota “Abaco dei Trulli”, ritenuto dalla Procura di Lecce, “macroscopicamente illegittimo”.
Il processo inizierà il 3 febbraio davanti ai giudici della seconda sezione penale, così come stabilito oggi dal gup Giovanni Gallo per le persone (34 in tutto, tra proprietari dei terreni, direttori e tecnici dei lavori e componenti del gruppo progetto pilota "Abaco dei Trulli") coinvolte nell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, accusate di aver effettuato, in concorso tra loro e nelle rispettive qualità, interventi edilizi in un’area tipizzata come agricola di tutela nell'ambito della serra riconosciuta dal Prg per un’alta valenza ambientale e sottoposta a vincolo paesaggistico.
Secondo le indagini, sarebbero state realizzate venti nuove complesse strutture destinate esclusivamente a residenze, annesse a preesistenti antichi manufatti detti "caseddhi", con strutture portanti in cemento armato e la creazione di piscine, viali, servizi igienici, tettoie, pavimentazioni, ed ancora impianti idrici, fognanti ed elettrici, depositi e recinzioni con frazionamento, urbanizzazione e trasformazione di terreni agricoli interessanti diversi lotti di terreno ricadenti nell'ampio e pregevole territorio agricolo ambientale della "Serra di Alliste". E gli interventi sarebbero stati realizzati in assenza di titoli abilitativi e di nulla osta delle autorità preposte al vincolo.
L’elenco degli imputati
Ecco le 34 persone che a partire dal 3 febbraio siederanno al banco degli imputati: Biancamaria Boiano, 66 anni di Milano; Eligio Antonio Cazzato, 58, residente in Lecce; Arnese Cimino, 42, residente ad Alliste; Carlo Ferrari, 53, di Cremona; Alessio Mottin, 47, di Sandrigo (Vicenza); Massimo Negri, 61, di Dongo (Como); Erica Parlati, 39, residente a Racale; Veronique Anne Pevtshin, 58 anni, residente a Bruxelles; Sara Reniero, 47, residente a Zugliano (Vicenza); Marie Christine Tossen, 53, di Liegi (Belgio); Alba Elvira Mariano, 71, di Alliste; Gino Albicini, 65, di Modena; Daniel Illia, 44, residente in Samolaco (Sondrio); Jessica Illia, 37, residente in Samolaco; Danicla Spiri, 41 anni, di Casarano, residente a Ciampino (Roma); Gabriele Marasmi, 49, di Modena; Maurizio Valdarnini, 57, di Roma; Lisa Francioso, 37, residente a Racale; Alfredo Tundo, 42, di Alliste; Giovanni Luca Antonio Rizzo, 45, di Alliste; Gioacchino Venneri, 69, di Alliste; Massimo, Cuman, 46, di Sandrigo (Vicenza); Antonio Venneri, 59, di Lecce; Fabio Pizzolante, 45 anni, residente in Racale; Luisella Guerrieri, 60, residente in Novoli; Giuseppe Casarano, 49, di Alliste; Alberto Luigi Casto, 45, di Alliste; Federica Lombardo, 41, residente a Melissano; Piero Lombardo, 42, residente a Racale; Massimiliano Mastroleo, 45, di Alliste; Maria Grazia Protopapa, 51, di Alliste; Giovanni Sandalo, 50, di Alliste; Valeria Tanese, 39, di Casarano; Ester Benedetta Tarantino, 42, di Alliste.
A difendere gli imputati ci penseranno, tra gli altri, gli avvocati Silvio Verri, Massimo Fasano, Francesco Fasano, Mario Stefanizzi, Luigi Corvaglia, Viola Messa, Giacinto Mastroleo.