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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Aradeo

“Dammi 500 euro e sarai libera”, condannato a tre anni e otto mesi

Emessa la sentenza nel processo col rito abbreviato che vedeva imputato un 38enne di Aradeo per stalking ed estorsione nei riguardi della compagna

LECCE - Prima punta il dito contro, accusandolo di averla perseguitata per mesi e di averle persino estorto denaro, poi riallaccia la relazione sentimentale con lui e ritratta durante il processo. Ma le dichiarazioni rilasciate in aula dalla presunta vittima non hanno indebolito le accuse di stalking ed estorsione.

Tant'è che il verdetto emesso dal gup (giudice per l'udienza preliminare) Cinzia Vergine nei riguardi di O.G., 38 anni, di Aradeo, al termine del processo discusso col rito abbreviato (condizionato proprio dall'ascolto della fidanzata) è di colpevolezza: tre anni e otto mesi di reclusione, a fronte dei quattro anni e due mesi invocati dalla pubblica accusa, rappresentata dal pubblico ministero Maria Rosaria Micucci.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro quarantacinque giorni, ma l'avvocato difensore Giovanni Apollonio ha già annunciato il ricorso in appello.

Secondo l'accusa, dal giugno al settembre del 2015, il 38enne tentò di “riconquistare” la ex a colpi di aggressioni verbali e fisiche. L'avrebbe tormentata con migliaia di messaggi e telefonate di minacce e insulti a tutte le ore del giorno e della notte, alcuni dei quali indirizzati anche alla madre. Non solo. Avrebbe costretto la donna a pagare 500 euro come prezzo per la sua libertà.

C'era tutto questo nella querela che successivamente la presunta vittima ritirò, ma l'inchiesta andò avanti comunque perché entrambi i reati erano perseguibili d'ufficio.

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