Darsena di San Cataldo, una stagione persa. La riqualificazione resta sulla carta
Il disciplinare per il finanziamento è stato firmato da Regione Puglia e Comune oltre un anno adietro, ma il progetto rimane nel cassetto di Palazzo Carafa. Il Comitato Popolare Leccese sollecita il sindaco Perrone ad assumere direttamente l'iniziativa
SAN CATALDO (Lecce) – Un anno dopo la firma del disciplinare tra Regione Puglia e Comune di Lecce per il finanziamento della riqualificazione della darsena di San Cataldo, è proprio il caso di dire che le acque sono ancora stagnanti.
L’ennesima segnalazione sulla piccola infrastruttura viene dal Comitato popolare leccese che tra l'altro, sollecita l'utilizzo del secondo bacino, già da tempo predisposto ma per il quale è necessario l'allargamento del canale.
Eppure il 29 luglio scorso, quando il sindaco Paolo Perrone si incontrò con Loredana Capone (assessore regionale allo Sviluppo Economico) per dar seguito all’accordo di programma quadro per il quale si rischiava, in caso di inerzia, di perdere circa sei milioni e mezzo di euro, l’amministrazione comunale fece sapere che nel giro di due anni i lavori sono stati ultimati.
L’intervento è previsto su un’area di circa 23mila metri quadrati, con la previsione di 162 posti barca, di cui 16 per le imbarcazioni da diporto, di piccolo cabotaggio, e 146 per quelle stanziali, tra cui le barche da pesca. Ma ad oggi l’abbandono della darsena è un fatto oggettivo e il 22 giugno un gruppo di pescatori si è fatto sentire in pieno centro, a Lecce, davanti alla sede della prefettura: intrappolati dalla proliferazione delle alghe, chiedevano a gran voce il dragaggio del canale per poter continuare a lavorare.
Da un punto di vista formale l’ultimo atto amministrativo risale ad ottobre, quando la giunta ha deliberato per la sospensione dei servizi e l’avvio della procedura di annullamento del contratto in corso con la cooperativa che aveva ottenuto la gestione della darsena.
