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Cronaca

Furti di telefoni e finto avvocato che spilla soldi ad anziana: denunce

I provvedimenti scattati in alcuni comuni del Salento, a seguito di indagini eseguite dai carabinieri delle stazioni locali

CORIGLIANO D'OTRANTO - Numerosi provvedimenti e denunce nel Salento. A Corigliano d’Otranto i carabinieri hanno eseguito delle indagini scaturite dalla denuncia sporta da una anziana del luogo e denunciato per il reato di truffa D.M.G, 57enne napoletano. I militari hanno appurato che l’uomo, a luglio, dopo essersi spacciato al telefono per un avvocato, le ha richiesto  una somma di 350 euro per la scarcerazione dei due figli, a suo dire fermati poco prima. La richiesta era naturalmente fittizia.

A Melendugno i militari, a seguito della denuncia di furto di uno smartphone sporta lo scorso agosto da un cinquantenne, hanno invece deferito in stato di libertà con l’accusa di ricettazione  D.A.B., un 29enne senegalese già noto alle forze dell’ordine. Infatti i militari hanno appurato che l’uomo ha utilizzato il cellulare oggetto di furto. A Cavallino eseguito invece un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica nei confronti di Alessio Iasella, 32enne già noto alle forze dell’ordine. Il provvedimenti scaturito a seguito della condanna per un furto commesso l’8 luglio del 2016. L’arrestato è finito in carcere.

A Trepuzzi, i militari hanno invece dato esecuzione all’ordine di esecuzione per espiazione pena detentiva nei confronti di Morris Mattia Ciriolo, 29enne del luogo. Dovrà scontare una condanna a 4 anni e 8 mesi per una rapina messa a segno a Melissano il 28 agosto scorso. A Squinzano, invece, i militari del luogo hanno deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione  un minore già conosciuto alle forze dell’ordine. Il giovane, infatti, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di un telefono cellulare  di ultima generazione del valore di 870 euro che poi si è appurato essere stato oggetto di un furto denunciato presso la stazione dei carabinieri di Squinzano  a settembre, da un uomo originario del Brindisino. Il telefono cellulare recuperato è stato poi restituito al legittimo proprietario.

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