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Cronaca Sannicola

“Non sopporto più mia moglie, al mare per rilassarmi”. E’ fra i 103 nuovi denunciati

Un galatinese fermato sul litorale di Sannicola aveva anche fatto l'autocertificazione per illustrare la situazione dopo una lite. Ma ai carabinieri non è certo bastato

LECCE – “Ho litigato con mia moglie. Non la sopporto più. Al mare? Ci sono venuto per rilassarmi”. E’ questa la giustificazione che un uomo di Galatina ha fornito ai carabinieri della stazione di Sannicola quando l’hanno fermato in direzione della riviera, verso Lido Conchiglie, a chilometri di distanza da casa. E di certo, i militari hanno sgranato gli occhi quando hanno scoperto che l’uomo aveva anche preparato l’autocertificazione. Insomma, tutto nero su bianco. Ma che la lite sia avvenuta o meno e che l’uomo avesse davvero necessità di tirare una boccata d’aria fresca davanti al mare per distendere i nervi, ora che sta sbocciando pure la primavera, non è bastato a salvarlo dalla denuncia.

E’ questo uno dei casi più singolari delle ultime ore, quando – e sono dati parziali, che riguardano solo i carabinieri  delle varie compagnie del territorio salentino e non anche altre forze di polizia – sono state spiccate altre 103 denunce a piede libero per aver violato le disposizioni del decreto firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte per contenere la pandemia di Covid-19 (il precedente, non l’ultimo annunciato solo la scorsa notte, ma non cambierebbe nulla). La sola compagnia di Gallipoli dell’Arma, ieri ne ha deferiti quindici, di cittadini residenti nel territorio di propria competenza, per essere stati trovati in giro senza una valida motivazione dettata da uno stato di necessità.

Nella zona di Maglie, invece, comprendendo anche comuni quali Poggiardo, Soleto, Martano e Corgliano d’Otranto, le denunce sono state tredici, rispetto a 85 persone e 37 veicoli controllati. Fra il capoluogo e i dintorni, i carabinieri della compagnia di Lecce hanno effettuato controlli su 71 persone e 38 veicoli, arrivando a ben ventotto denunce fra Lecce stessa, San Cesario di Lecce, Lizzanello (dove due erano in casa di un uomo arrestato per il possesso di cocaina e una pistola clandestina), San Pietro in Lama, Cavallino, Melendugno, Monteroni di Lecce e Surbo.

Nell’area del nord Salento, controllata dalla compagnia di Campi Salentina, le persone controllate sono state 143  e i veicoli cento. E in diciannove sono finiti nei guai. Infine, nell’area del Capo di Leuca, i carabinieri della compagnia di Tricase hanno controllato 87 soggetti e 72 veicoli, arrivando alla denuncia in sette casi. Situazione a parte a Corsano, dove i carabinieri della stazione locale hanno eseguito un provvedimento di sospensione per trenta giorni emesso dalla Prefettura di Lecce a carico di un ristorante. Il provvedimento è scaturito da un precedente controllo effettuato dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Tricase per il mancato rispetto dell’orario di chiusura. Certo, in questo momento storico, in cui tutte le attività ristorative sono obbligate alla chiusura, suona davvero bizzarro. Al limite, non potrà fare consegne a domicilio.

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