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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Denunciano ex dipendente, poi lo gonfiano di botte

Lecce: accusati di lesioni personali gravi in concorso padre e figlio. Ai carabinieri hanno segnalato che un loro ex dipendente gli avrebbe rubato denaro. Ma dopo si sono fatti giustizia da soli

Una spedizione punitiva in piena regola, con tanto di "palo" per sorvegliare la zona. Padre e figlio, insieme, hanno fatto irruzione ieri pomeriggio in una lavanderia self-service di viale Taranto ed hanno farcito di botte per vendetta la loro vittima predestinata, provocandogli un trauma toracico ed una frattura composta di quattro costole. Una "lezione" talmente dura che D.C., 29enne di Lecce, per qualche minuto ha anche perso i sensi. Un modo di farsi giustizia da sé, forse perché non hanno avuto la pazienza necessaria per attendere che i carabinieri svolgessero la loro indagine. E così, da accusatori di furto sono finiti per essere accusati di lesioni personali gravi in concorso. Già, perché quella stessa mattina V.R., 50enne, e D.R., 33enne, titolari di un esercizio commerciale, si erano presentati in caserma per richiedere l'intervento dei militari sul caso che vede al centro proprio quel giovane, loro ex dipendente, ritenuto, a loro dire, autore in più riprese di sottrazione di denaro dalle casse.

Una volta usciti dagli uffici, però, pare che abbiano deciso di accorciare l'iter burocratico della giustizia, andando a risolvere la questione di persona. E una volta rintracciato l'ex dipendente nella lavanderia, i due si sono accaniti verso di lui con tanta brutalità da spezzargli letteralmente le ossa. Il trambusto e le urla hanno richiamato l'attenzione di alcuni passanti, che hanno composto il 112. All'arrivo della pattuglia gli aggressori erano fuggiti, per cui i carabinieri hanno acquisito subito alcune informazioni dai presenti e fatto luce sul caso quando hanno visionato i filmati di una piccola telecamera a circuito chiuso presente all'interno della lavanderia, che ha ripreso tutta la scena.

Sorpresa quando dalla visione gli inquirenti hanno scoperto che gli autori dell'aggressione altri non erano se non il giovane ed il genitore che quella mattina avevano denunciato l'ex dipendente. I filmati hanno permesso inoltre di accertare la presenza di una terza persona che avrebbe funto da "palo", identificata poco dopo. Mentre gli autori della spedizione punitiva sono stati deferiti in stato di libertà, il 29enne è stato condotto presso il pronto soccorso dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, dove i medici hanno riscontrato lesioni e fratture guaribili in 25 giorni.

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