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Cronaca Botrugno

Dopo sei settimane, dimesso lo studente di Botrugno colpito dal botulino

Il 21enne ha lasciato l'ospedale di Perugia dove era stato ricoverato il 18 giugno insieme al coinquilino a causa di una violenta intossicazione

LECCE – E’ tornato nella sua casa di Botrugno il giovane universitario vittima di una intossicazione da botulino insieme ad un collega della provincia di Viterbo.

Il ricovero dei due avvenne il 18 giugno all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, città nella quale il 21enne salentino porta avanti gli studi universitari. Le sue condizioni, inizialmente molto severe, sono dunque migliorate a tal punto da portare prima al trasferimento dal reparto di Rianimazione a quello di degenza di Malattie Infettive e dunque alle definitive dimissioni. Le condizioni del suo amico restano invece stazionarie.

L’origine dell’intossicazione è stata identificata in alcune conserve non perfettamente sigillate che il 21enne aveva ricevuto proprio dalla famiglia. Dopo aver condiviso la cena di sabato 17 giugno, i due ragazzi hanno accusato sintomi identici - vomito, forti spasmi allo stomaco – che hanno indotto i sanitari del capoluogo umbro a ipotizzare subito la presenza del pericoloso batterio, che in alcuni casi può essere anche letale, confermata poi dai test.

Il ciclo di terapie è stato lungo e le dimissioni sono state disposte solo dopo l’esito degli ultimi esami di laboratorio. I familiari, che naturalmente hanno seguito da vicino l’evolversi della vicenda hanno espresso gratitudine a tutto il personale dell’ospedale perugino sia per la qualità dell’intervento sanitario che per la solidarietà ricevuta durante il periodo del ricovero. 

In collaborazione con Perugia Today

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