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Cronaca

Discariche abusive in campagna: senza repressione poche speranze di invertire la rotta

Da via Rosai, nei pressi della strada per Lizzanello, la segnalazione dell'ennesimo scempio ambientale. Informare e appellarsi al buon senso è cosa utile, ma non basta: controlli e sanzioni sono l'unica strada possibile

LECCE – Appartiene a Lecce, ma sembra la terra di nessuno. Il luogo adatto all’ennesima discarica abusiva, insomma. Via Rosai, nei pressi di via Vecchia Lizzanello, è una complanare, una delle tante che circondano il perimetro urbano. E come molte, troppe, strade dello stesso tipo, è preda dell’inciviltà. Che non si riesce ad arginare.

Frigoriferi e sanitari, materiale di risulta e vetro, il tutto abbandonato chissà da chi, chissà quando. E’ sempre più evidente che gli appelli e la sensibilizzazione ad un corretto smaltimento dei rifiuti non sono strumenti efficaci, almeno nel breve periodo. Manca il fatto repressivo, l’esempio che possa fungere da deterrente per coloro che, in barba a ogni regola di convivenza e privi di qualsiasi sensibilità per l’ambiente, usano la campagna leccese come cestino portarifiuti.

“La mia richiesta di maggiori controlli anche dal punto di vista ambientale da parte dell’amministrazione comunale, più volte da me sollecitata, è totalmente inevasa – ha affermato Diego Dantes del Partito democratico -. Forse arriverà il giorno in cui l’amministrazione comunale riuscirà a dare dignità anche alle zone periferiche della città che troppo spesso divengono luoghi in cui l’inciviltà e la maleducazione la fanno da padrone: l’abbandono dei rifiuti rischia di essere una pratica consolidata senza che nessuno provi neanche l’indignazione più elementare”.

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