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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Galatina

Dispersione scolastica: polizia davanti alle scuole

Identificati 51 ragazzi di Lecce, Surbo, Monteroni, Otranto, San Pancrazio e Mesagne, tutti studenti, che avevano preferito i videogiochi alle lezioni. Nove avevano appena i 18 anni, 42 i minori

Operazione anti-bullismo questa mattina davanti agli istituti superiori di Galatina, dove gli agenti del locale commissariato hanno controllato con discrezione il flusso degli studenti davanti alle scuole. Obiettivo: scongiurare con la loro presenza qualsiasi episodio di violenza. Un controllo maggiormente intenso, nella mattinata odierna, e con un ventaglio di finalità: contro il fenomeno della dispersione scolastica, evitare la presenza di pusher davanti ai cancelli e identificare, dopo l'entrata a scuola, tutti quegli studenti che avrebbero preferito trascorrere il sabato mattina in giro per la città. Giro di vite dei poliziotti davanti agli istituti scolastici nei pressi del liceo Classico, l'Istituto d'Arte e l'Istituto Tecnico Commerciale, e sulla via per Sogliano, dove sorgono l'Istituto Magistrale e il Liceo Scientifico. Gli agenti sono stati impegnati per circa trenta minuti in controlli concordati con i dirigenti scolastici.

Stretta contro la dispersione scolastica anche a Lecce. Gli agenti della Digos hanno effettuato una verifica presso una sala giochi in via Braccio Martello dove era stata segnalata la presenza di un folto numero di ragazzi. Dai controlli effettuati è emerso come vi fossero dei minorenni che avevano "marinato" le lezioni e si intrattenevano giocando ai videogames. Come già successo nei precedenti servizi di controllo dei minori che si erano assentati dalle lezioni, anche questa mattina ai ragazzi oltre che le proprie generalità è stato richiesto quale scuola frequentassero ed il numero di telefono di casa. Una volta contattati i genitori, nella quasi totalità dei casi, erano ignari dell'assenza scolastica.

In totale sono stati identificati 51 ragazzi di Lecce, Surbo, Monteroni, Otranto, San Pancrazio e Mesagne, tutti studenti, che avevano preferito i videogiochi alle lezioni. Nove avevano da poco compiuto i 18 anni; 42 i minori e di questi ultimi 13 con un'età inferiore ai 16 anni. Gli Agenti coordinati dal dirigente Raffaele Attanasi d'intesa con il magistrato del Tribunale dei minori Ferruccio De Salvaore, hanno accompagnato in Questura i 13 più giovani e una volta all'interno degli uffici di Polizia hanno convocato i singoli genitori ai quali sono stati affidati i figli. Nel corso dell'attività di controllo effettuata all'interno della sala giochi è intervenuto anche il personale della Polizia Amministrativa che ha riscontrato violazioni inerenti la sicurezza dell'impiantistica elettrica che comporteranno successive sanzioni.

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