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Cronaca

Don Cesare rischia oltre sette anni di galera

Il pubblico ministero ha presentato il conto per i maltrattamenti alle rumene e alle moldave ospiti del "Regina Pacis". Si tratterebbe della terza condanna dell'ex direttore del centro

Ancora lui. Don Cesare Lodeserto, ex direttore del centro di permanennza temporanea "Regina Pacis", sito a San Foca. Il pubblico ministero Imerio Tramis ha chiesto per lui sette anni e due mesi di galera nel pocesso in rito abbreviato relativo alle moldave e alle rumene ospiti del centro. Il prete è già stato condannato a otto mesi per simulazione di reato e a un anno e quattro mesi per violenza privata e lesioni ai danni di maghrebini che tentarono la fuga dal "Regina Pacis".

Ora il sacerdote deve rispondere di maltrattamenti alle extracomunitarie, di tentativo di condizionare testimoni del processo, di sequestro di persona, abuso dei mezzi di correzione, estorsione, di calunnia. Il nipote di don Cesare, Giuseppe Lodeserto, risponde pure di violenza sessuale. Per lui il pubblico ministero ha invocato cinque anni di carcere. Quattro chiesti al giudice per l'udienza preliminare Nicola Lariccia per Natalia Vieru, collaboratrice di don Cesare, sei mesi per Armando Mara, assoluzione per Paulin Dokaj.

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