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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Specchia

Dopo otto giorni nessuna traccia di Noemi, si cerca nei pozzi e nelle "vore"

Gli esperti della Saf (la squadra del soccorso speleo/alpino/fluviale) hanno esteso le ricerche anche alle “Vore di Barbarano”, due tra le più importanti e note cavità carsiche salentine

LECCE – Si analizza ogni traccia, si valuta ogni ipotesi, si scava nella vita e nei rapporti e si cerca dappertutto. Sulle tracce di Noemi Durini, la studentessa di Specchia di 17 anni scomparsa dal 3 settembre, ci sono due Procure (quella ordinaria e quella per i minorenni) e un team di investigatori composto dai carabinieri della compagnia di Tricase e della stazione di Specchia, oltre ai colleghi della scientifica. Al lavoro anche gli esperti della Saf (la squadra del soccorso speleo/alpino/fluviale) e le unità cinofile sempre dei vigili del fuoco. Squadre di specialisti utili per le ricerche lungo il litorale roccioso della costa meridionale della penisola salentina e per scandagliare, purtroppo, anche i tanti pozzi presenti nella zona.

Le ricerche sono state estese anche alle “Vore di Barbarano”, due tra le più importanti e note cavità carsiche della provincia di Lecce. Si trovano alla periferia del centro abitato di Barbarano, frazione del comune di Morciano di Leuca. Distano circa 300 metri l’una dall’altra e sono note con il nome di Vora Grande (quella posta più a sud) e Vora Piccola. La profondità massima di Vora Grande e Vora Piccola è rispettivamente di 34 e 25 metri. Gli uomini del Saf si sono calati all’interno delle Vore, senza però trovare alcuna traccia della ragazza scomparsa.

noemi durini specchia-2-2Nessuna ipotesi è al momento esclusa, dall’allontanamento volontario al rapimento, dalla tragica fatalità alla morte violenta. Due, come detto, i fascicoli aperte dalle Procure. Noemi al momento sembra svanita nel nulla, eppure al momento della scomparsa non aveva nulla con sé, nessun oggetto e soprattutto denaro. La sua foto è stata diramata, oltre che dalle forze dell’ordine, anche attraverso i social network, eppure al momento nessuna segnalazione di rilevo è giunta agli inquirenti, che potrebbero presto estendere le ricerche nel resto d’Italia. Otto giorni in cui la 17enne sembra essere stata inghiottita da un buco nero su cui la magistratura vuole fare luce.

I carabinieri hanno già sentito il fidanzato di Noemi, suo coetaneo con cui a metà agosto aveva festeggiato il primo anno di relazione. Dal racconto del ragazzo non sembrano essere emersi elementi utili, così come dall’analisi dello smartphone della ragazza e dei messaggi scambiati con quello che lei stessa su Facebook il suo grande amore: “E non stupitevi se siamo ancora qua, abbiamo detto per sempre e per sempre sarà!”. Storie e amori adolescenziali, come tanti loro coetanei, persi tra sogni e speranze, realtà e delusioni, di quel meccanismo così complesso che è la vita.

Si scava, ovviamente, anche in ambito famigliare. A denunciare la scomparsa è stata la madre della ragazza due giorni dopo, il 5 settembre. Un’attesa giustificata dalla speranza che la 17enne tornasse spontaneamente a casa, e che si trattasse solo di una fuga momentanea. Così invece non è stato, e quelle 48 ore sono volate via cariche di silenzi e attese vane, senza che nulla sia stato fatto. La sensazione è che manchi un tassello fondamentale, utile a comporre il mosaico di una scomparsa piena di misteri e angosce, di una 17enne dallo sguardo dolce che tiene col fiato sospeso un’intera comunità.

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