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Cronaca

Dramma incendi, la rabbia di Uilpa: "Nessuna risposta alle nostre proposte"

Si chiede di interessare e responsabilizzare seriamente i Comuni, ma finora una battaglia nel deserto. E l'estate è alle porte

LECCE – Inizia il caldo. E iniziano gli incendi di sterpaglie. Solo oggi, i vigili del fuoco sono stati impegnati nella zona di  Frigole e nei pressi dell’aeroporto “Cesari” di Galatina per domare alcuni roghi. Interventi che si sovrappongono ad altri interventi, rischiando di generare ritardi a volte anche pericolosi, nell’atavica assenza di uomini e mezzi. Sempre oggi, si è verificata una caduta  di calcinacci dalla chiesa di Sant’Irene, a Lecce, uno dei monumenti più pregiati del capoluogo. E più si andrà avanti, verso la piena estate, più i fuochi terranno impegnati i vigili in corse estenuanti da un capo all’altro della penisola salentina, dovendo rispondere nel contempo anche ad altre chiamate.  

Sulla campagna Antincendi  boschivi 2018 e sulle difficoltà che assillano il Corpo, la Uilpa Vigili del fuoco ha già chiesto un incontro. Senza ricevere risposte. Istituire un tavolo di confronto potrebbe servire a mettere in chiaro alcuni punti fermi. Porre un freno all’incubo estivo, per i vigili del fuoco, si deve e si può. Ma bisogna coinvolgere seriamente e responsabilizzare tutti i Comuni del Salento. E oggi i sindacalisti si dicono apertamente delusi. “Puntualmente sono iniziate le giornate di super lavoro per i vigili del fuoco del Comando provinciale di Lecce e nonostante le nostre preghiere, ad oggi, nessun nostro appello è stato ancora ascoltato”, tuona la Uilpa, che ha scritto al comandante provinciale, Giuseppe Bennardo, e al prefetto, Claudio Palomba.

IMG_0252-3“Ci abbiamo creduto, speranzosi che il nostro comandante, almeno lui, ci ascoltasse, intervenisse. Invece no, nessuna risposta”. I vigili ricordano che anche il prefetto, “oramai in questa terra da diverso tempo, è a conoscenza del tema emergenza incendi – il Salento brucia, del delirio piromane, del fenomeno endemico culturalmente radicato ed agevolato dallo stato di abbandono e di degrado in cui versa gran parte del nostro territorio”. E allora, si domanda la Uilpa: “Noncuranza: cui prodest? A chi giova? A nessuno”.

Agli appelli a incontrarsi, capire come muoversi, per ora, hanno risposto davvero in pochi. Uno di questi è stato l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Carlo Mignone, che viene ringraziato, alla stregua del consigliere comunale Giorgio Pala, dell’opposizione, che si è interessato a sua volta alla causa. E poi basta. Il vuoto.   

Ma quali sono i punti principali sui quali il sindacato chiede di essere ascoltato? Al comandante hanno chiesto di incontrare il prefetto per chiedergli di “istituire un tavolo di discussione delle linee guida da adottare con i sindaci di tutti i Comuni della provincia”. In fin dei conti, spiegano, i vigili del fuoco, “basterebbe effettuare fasce protettive lungo tutto il perimetro dei terreni agricoli”.

IMG_0474-2Ancora, per quanto riguarda la sala operativa, urge ottenere “numeri di telefono cellulare del personale di tutte le polizie locali dei Comuni della provincia di Lecce” e “numeri di telefono cellulare del personale reperibile in orari notturni e festivi di polizia locale, tecnico comunale e sindaco di tutti i Comuni della provincia di Lecce”. Sarebbero già buone basi di partenza, probabilmente, per dare un freno al fenomeno.

A breve la Uilpa Vigili del fuoco di Lecce sarà ricevuta a Palazzo Carafa per esporre la situazione. Un piccolo passo al quale il sindacato si augura di certo che ne seguano altri più decisi e decisivi. Occorre, infatti, coinvolgere tutto il Salento. Anche perché a breve i vigili del fuoco saranno costretti a lavorare senza sosta, con scarsi mezzi e, denunciano, anche con lo spettro di una "nuova" convenzione Aib identica alle precedenti. Tutto questo con una certezza: “Ad oggi, non risultano ancora nella voce pagamenti le competenze della precedente Campagna Aib 2017”. Ed è tutto dire. 

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