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Cronaca Porto Cesareo

Dune devastate a Porto Cesareo, l'appello del sindaco: "Chi ha visto denunci"

Dopo l'operazione della guardia costiera, Salvatore Albano si rivolge a cittadini e visitatori della città jonica. E intanto annuncia: "Coinvolgeremo le scuole per ripristinare i luoghi e ci impegniamo a svolgere più controlli"

 

PORTO CESAREO – A Porto Cesareo lo scempio perpetrato ai danni del cordone dunale, in zona Belvedere, è ormai oggetto di discussione da giorni. Il sindaco della località marittima jonica, Salvatore Albano, usando toni particolarmente duri nei confronti degli ignoti autori della devastazione, ha assicurato che saranno assunti provvedimenti per ripristinare i luoghi. Al vaglio, fra le altre cose, la possibilità di coinvolgere gli istituti scolastici.  

Albano, ringraziando guardia costiera, carabinieri e polizia municipale per l’operazione, che ha condotto al sequestro dell’area, oggi ha voluto sottolineare che “per l’amministrazione comunale è indispensabile e prioritario, sviluppare sull’intero tratto costiero cesarino, un’adeguata vigilanza  che veda coinvolte tutte le forze dell’ordine e di volontariato ambientale impegnate sul territorio, in modo da prevedere contrastare ed arginare questo purtroppo triste fenomeno, che ferisce l’intera società civile. Un’azione di controllo continua e costante da svolgere sinergicamente tra enti, istituzioni ed associazioni  nel rispetto anche di quanto stabilito nel nuovo Pug di Porto Cesareo, redatto sui capisaldi del rispetto ambientale e della salvaguardia  di territorio e paesaggio”. Da qui l’impegno per la ricostruzione della duna.

“Oltre alla condanna per l’ignobile ed inqualificabile gesto, compiuto da chi non merita nemmeno di essere chiamato cittadino – prosegue Albano -, mi sono impegnato con tutte le forze che compongono la maggioranza di governo, ad approntare un programma d’azione che prevedrà a stretto giro, il completo ripristino del cordone dunale sbancato. Stiamo infatti pensando –spiega- ad un’intensa attività che sia capace di prevedere il pieno coinvolgimento e la sensibilizzazione di tutte le parti sociali attive sul territorio; dalle scuole elementari e medie già impegnate in progetti ambientali importanti, alle associazioni socio-culturali ed ambientali, dall’Amp Porto Cesareo alla riserva naturale Palude del Conte  al Centro educazione ambientale”.

“Pensiamo di istituire un tavolo tecnico permanente che veda coinvolti tutti i soggetti summenzionati nelle azioni da svolgere, e poi nell’arco di poche settimane e sicuramente prima dell’estate, metta in pratica una forma eco-compatibile di ripristino dei luoghi, e soprattutto sia capace di far rinascere la duna fatta oggetto di scempio dall’azione incivile dell’uomo”. Il sindaco ha rivolto anche un appello alla cittadinanza, ai pendolari e ai tanti turisti che nel corso dell’anno animano la comunità.  “Mi auguro che chi ha visto, collabori con le forze dell’ordine denunciando. Solo in tal modo si potrà assicurare i responsabili alla giustizia. Fa specie che chi ha agito abbia utilizzato un attrezzo meccanico gommato e che successivamente sia stato persino capace di ricoprire accuratamente le tracce con sabbia e rastrelli”.

“L’amministrazione è in prima linea per la salvaguardia la tutela ed il rispetto del territorio ed utilizzerà qualsiasi mezzo a disposizione per difenderlo. Voglio solo ricordare –conclude - le accuse ipotizzate ai danni di responsabili di simili azioni e che vanno dal deturpamento del cordone dunale al danneggiamento, distruzione di bellezze naturali in terreni agricoli di salvaguardia paesaggistica soggetti a vincolo idrogeologico, paesaggistico e di valore 'distinguibile' e 'rilevante'”. 

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