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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Nella spaccata in frantumi i piani della banda della Bravo: tre arresti

Al termine di uno spericolato inseguimento, gli agenti della squadra mobile di Lecce hanno fermato due individui e in mattinata un terzo. Un quarto è al momento ricercato

LECCE – Ad infrangersi, nell’ennesima spaccata messa a segno nella notte, non sono stati soltanto i vetri di un’attività commerciale, bensì lo stesso piano dei malviventi della banda della Bravo. Il furto all'interno di una officina e rivendita di prodotti e macchinari per l'agricoltura, a Veglie, è infatti terminato con l’arresto di due componenti del gruppo, da parte degli agenti della squadra mobile di Lecce. Un terzo, inoltre, è stato identificato all’alba, in una stradina alla periferia di Surbo. Il quarto malvivente, invece, rappresenta al momento un’incognita, ma a stretto giro di posta potrebbe essere rintracciato.

Si tratta di tre individui, tutti noti alle forze dell'ordine: Antonio Sansonetti, 33enne leccese; Luigi Tursi, 50enne di Mesagne e Luca De Santis, rintracciato in mattinata, 24enne originario di Surbo e residente a San Pietro Vernotico.

 Tutto è cominciato intorno alle 2 della notte, quando il sistema di allarme del negozio di Veglie ha richiamato le guardie giurate di uIMG_2665-3n istituto di vigilanza, La Velialpol, e la polizia. Gli agenti della squadra mobile, già in preallerta visti i recenti episodi balzati sulle pagine della cronaca locale, si sono immediatamente messi sulle tracce della Fiat Bravo di colore grigio, già utilizzata in altri colpi e risultata rubata i primi giorni di novembre, da una strada del rione Santa Rosa.  La vettura è stata intercettata poco dopo: fermarla non soltanto non è stato semplice, ma ha messo a repentaglio la vita degli stessi poliziotti che hanno intimato l’alt e quella di altri automobilisti. Pur di sfuggire e mettere in pericolo i poliziotti, infatti, hanno persino ingranato la retromarcia, correndo il rischio di travolgere le forze dell’ordine.

La corsa dei quattrIMG_2666-3-2o malviventi, tuttavia, si è arrestata “autonomamente” quando, giunti all’altezza di Surbo, nelle campagne, il conducente si è schiantato contro un pesante cancello di un’abitazione: l’inferriata è stata completamente divelta (in foto).  E’ stato in quel momento, approfittando del trambusto, che i malviventi hanno tentato la fuga. In due ci sono riusciti, ma gli altri sono stati acciuffati dopo un ulteriore inseguimento a piedi. Accompagnati negli uffici della questura, per le operazioni di identificazione, sono stati dichiarati in arresto con l’accusa di furto aggravato, resistenza e tentato omicidio nei confronti di pubblici ufficiali. All’interno del veicolo, posto sotto sequestro e perquisito, non sono mancate le sorprese. Oltre alla refurtiva sottratta poco prima a Veglie (piccoli macchinari per l’agricoltura, di ingente valore) tra cui atomizzatori e motoseghe), nel cofano vi era un vero e proprio “bazar dello scasso” per ogni gusto ed esigenza: trapani, flessibili, piede di porco, spranghe in ferro, batterie per auto e tanto altro.IMG_2667-3

E, visto il periodo natalizio, non potevano mancare anche quattro, tipici cappelli di Babbo Natale, che lasciano presagire l’intenzione di future aIMG_2679-3zioni criminali nei prossimi giorni. Ulteriori, precedenti colpi ai danni di negozi, bar e tabaccherie sono ora al vaglio degli investigatori della squadra mobile: i casi sospetti sono almeno tre, ma non è escluso che nel corso dell’indagine il numero possa aumentare.  Quello che, per ora, potrebbe essere attribuibile alla banda, è avvenuto meno di un mese addietro, nella notte a cavallo fra il 23 e il 24 novembre, quell'auto con targa rubata, forse la stessa, era stata avvistata nei pressi di un bar di Piazza Palio, in cui era stato appena consumato un furto.

Equipaggiati di una cesta di grosse dimensioni, i ladri hanno fatto razzia di gratta e vinci, decine di confezioni di sigarette e denaro custodito nel registratore di cassa, per un bottino di circa 10mila euro.

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