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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Educazione alimentare, se ne parla nelle scuole leccesi

Istituti elementari e medi del capoluogo chiamati a raccolta da Asl e Comune, nell'ambito di un progetto volto a far conosce le corrette abitudini. Per rimanere in buona salute

Educazione alimentare, se ne parla a scuola. Ed è bene che si faccia, perché i disturbi connessi ad un cattivo rapporto con il cibo sono all'ordine del giorno, in una società caratterizzata dall'apparenza, dove l'estetica gioca un ruolo determinante, in senso negativo, presso molti giovani e giovanissimi. Tanto che bulimia ed anoressia sono malattie purtroppo particolarmente diffuse.

Per questo, il Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl Le\1, in collaborazione con l'assessorato alla Pubblica istruzione, sta svolgendo in alcune scuole elementari e medie della città interventi di educazione alimentare: "Battisti", "De Amicis", "Diaz", "Tempesta", "Cuore Immacolato di Maria" e "Stomeo Zimbalo" sono le elementari coinvolte nel progetto; "Grandi", "Stomeo Zimbalo", "Scipione Ammirato", "Alighieri", "Galateo" e "Cuore Immacolato di Maria" sono invece le medie in cui si svolgono gli appuntamenti. .

Il programma prevede lo svolgimento di conferenze-dibattito e distribuzione di questionari. Obiettivo: aiutare gli studenti a trovare un rapporto consapevole con il cibo, fondato sulla conoscenza delle sue qualità nutrizionali e sulla connessione tra modo di alimentarsi e salute, in modo da prevenire le malattie croniche legate all'alimentazione. A livello scolastico sono chiamati in causa anche gli insegnanti, la cui formazione è necessaria per trasferire agli alunni le conoscenze acquisite: è importante, infatti, che la prevenzione di varie malattie (soprattutto cardiovascolari) inizi molto precocemente.

"L'educazione alimentare è parte integrante della programmazione didattica - spiega a tale proposito l'assessore alla Pubblica istruzione Andrea Corvaglia - dal momento che le preferenze alimentari e l'acquisizione delle abitudini sane si consolidano prima dell'adolescenza e, pertanto, quella è l'età limite per dare massima efficacia all'opera educativa e correggere eventuali abitudini scorrette. Bisogna rendere consapevoli i più giovani - conclude - dello stretto legame che esiste tra lo stato di salute e alimentazione".

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