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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Lizzanello

La palestra fa gola, ma la vittima si ribella: tre in manette

Con l'accusa di tentata estorsione aggravata da modalità mafiose, sono stati arrestati tre uomini. Avrebbero provato a mettere le mani su un centro sportivo all'interno dei "Giardini di Atena", spendendo il nome di due ergastolani

LECCE - Volevano entrare a ogni costo nella gestione di un importante centro sportivo all’interno del noto complesso residenziale  “I giardini di Athena”: Per quel centro, però, Alfredo Corrado aveva  già raggiunto un accordo di massima con l’amministratore della società proprietaria della struttura ricettiva, versando la relativa caparra. Per Corrado è iniziato così un calvario di minacce e intimidazioni, fino a quando ha torvato il coraggio di denunciare ai carabinieri del nucleo investigativo di Lecce di essere stato vittima di un presunto tentativo di estorsione da parte Roberto Mirko De Matteis, 35 anni, (noto pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, contro la persona, in materia di armi, estorsione e altro) residente a Merine, al fine di costringerlo a recedere dai suoi propositi commerciali.

Ai militari dell'Arma la presunta vittima ha raccontato di come De Matteis, con atteggiamento “sprezzante ed  intimidatorio”, forte dei suoi legami parentali con noti esponenti della criminalità orgnizzata locale (si tratta del padre e dello zio, Bruno e Reno De Matteis, nomi storici della frangia leccese della Sacra corona unita e già condannati all'ergastolo per omicidio) lo avesse più volte minacciato di morte. In un'occasione gli avrebbe detto, in dialetto, la seguente frase: “Se te pigghi sta palestra nu te fazzu fatiare nè quai nè ddhrai”, riferendosi con tale affermazione al fatto che, se avesse perseverato nella sua intenzione di assumere la gestione della suddetta attività, non avrebbe più lavorato né a Lecce né a Merine.
 
A questo punto, visto il secco diniego opposto dalla vittima, l’azione intimidatoria è proseguita nei giorni successivi, all’indirizzo del direttore dell’attività ricettiva, avvicinato dai fratelli Andrea (31anni) e Rossano Marchello (41), entrambi imprenditori (il primo amministratore della Global Service Marchello Srl con interessi nell’ambito della gestione di impianti sportivi e il secondo amministratore della Sport Security Srl, società di gestione dei servizi alle società sportive, in particolare per la U.S. Lecce) residenti entrambi a Merine, diretti interessati alla futura gestione della palestra.
 
 
I due lo avrebbero minacciato facendo ancora una volta esplicito riferimento ai due ergastolani ed alla forza intimidatrice da essi derivante, affermando “che con questi soggetti bisogna stare attenti perché non sai improvvisamente cosa gli può passare per la testa”, sottolinenando il fatto che a breve sarebbero stati scarcerati.
Le immediate indagini svolte dagli uomini del nucleo investigativo, secondo le più classiche attività di polizia giudiziaria e senza l’ausilio di componente tecnica, hanno permesso di trovare importanti e precisi riscontri investigativi a quanto denunciato, offrendo così un chiaro quadro probatorio al procuratore aggiunto Antonio De Donno, titolare delle indagini: durante le perquisizioni eseguite in mattinata sono stati rinvenuti e sequestrati presso l'abitazione di De Matteis 13 chilogrammi di materiale pirotecnico illegalmente detenuto mentre a casa di uno dei due fratelli sono state trovate e poste sotto sequestro due pistole, una Colt e una Glock, regolarmente registrate. Nei confronti dei tre presunti estorsori è stata emessa, dal gip Ines Casciaro, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di tentata estorsione in concorso aggravata dalle modalità mafiose.
 
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