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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Diso

Emergenza rifiuti: spunta discarica abusiva Ato Lecce 2

Scoperta a Diso dai carabinieri del Noe una piattaforma illegale per lo stoccaggio momentaneo rifiuti ad opera della società consortile che opera nei paesi dell'ambito territoriale del Basso Salento

I tenore dell'emergenza rifiuti in provincia di Lecce questa volta non è accompagnato dalla propaganda politica, ma è la cronaca che apre spiragli inquietanti sul modo di gestire la raccolta. Così, se le discariche ufficiali scoppiano, sia quelle del Basso Salento, che gli impianti dell'hinterland leccese, e non permettendo ai mezzi di scaricare i rifiuti raccolti dai cassonetti, la ditta consortile preposta alla raccolta in Ato Lecce fa da sé, e si "inventa" una piattaforma-discarica dove poter quanto meno "parcheggiare" la spazzatura raccolta, prima che possa essere trasferita negli impianti.

Ora gli investigatori dovranno capire - anche - se i rifiuti trovati nella discarica "fantasma" lungo la strada provinciale tra Diso e Spongano, struttura messa su priva di qualsiasi autorizzazione, fossero solo spazzatura stoccata proveniente dai comuni del bacino Ato Lecce 2, o chissà da dove. Perché se cosi fosse, la cosa risulterebbe assai più seria di quanto non lo sia già.

Per dire che le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, comandati dal capitano Nicola Candido, e coadiuvati da quelli della stazione di Spongano, non si fermeranno "solo" al sequestro, avvenuto in queste ore, di un capannone ubicato nella zona industriale di Diso, la discarica abusiva che sarebbe stata addirittura utilizzata - secondo quanto appurato dai militari - dalla società consortile che si occupa della raccolta rifiuti nei comuni dell'ambito territoriale che comprende Andrano, Botrugno, Castro, Cutrofiano, Diso, Giuggianello, Giurdignano, Minervino di Lecce, Muro Leccese, Nociglia, Ortelle, Otranto, Poggiardo, San Cassiano, Sanarica, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Supersano, Surano e Uggiano La Chiesa.

All'interno della struttura i carabinieri hanno trovato ammassate temporaneamente e senza alcuna autorizzazione, circa 2500 tonnellate di rifiuti, costituiti prevalentemente dalla frazione secca della raccolta urbana effettuata negli ultimi quindici giorni proprio nei 21 comuni del'Ato Lecce 2.

Ma c'è di più. Altre 500 tonnellate di spazzatura sono state sequestrate nel piazzale esterno al capannone, dove si trovavano stoccate all'interno di 15 cassoni, 11 cassonetti ed in parte sul terreno.

La tipologia dei rifiuti sequestrati è molto varia: si va dalla frazione secca dei rifiuti solidi urbani, come detto, ai rifiuti lignei, dagli elettrodomestici ai pneumatici usati, dalle plastiche al vetro.

I carabinieri del Noe hanno inoltre sequestrato un autocompattatore Iveco da 60 metri cubi in uso alla ditta, il cui rappresentante legale è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Lecce per gestione non autorizzata di rifiuti , discarica abusiva e getto pericoloso di cose.

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