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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Falsi allarmi e pericoli veri. Oltre 50 kite surf fatti rientrare a terra

Diverse le segnalazioni raccolte dalla guardia costiera di Otranto nella giornata di venerdì: falso allarme al largo di Frassanito e sulla spiaggia di Alimini. Alto rischio registrato sul litorale in territorio di Vernole

OTRANTO - Torna il vento ad Otranto e la sala operativa della guardia costiera ha dovuto gestire, nella giornata di venerdì 17 agosto, numerose segnalazioni di comportamenti pericolosi e richieste di soccorso; in particolare, due falsi allarmi sono pervenuti da alcuni cittadini che, da terra, preoccupati riferivano di avere individuato kite-surfisti in difficoltà nelle manovre di rientro, prima al largo di Frassanito e poi della spiaggia di Alimini.

Trattandosi di sport “estremo”, le segnalazioni hanno fatto scattare immediatamente il dispositivo di ricerca e soccorso della Guardia costiera idruntina, che ha inviato in zona la motovedetta Cp 809 ed anche il battello pneumatico B12. In realtà, gli individui che da terra apparivano in difficoltà tra le onde erano principianti, assistiti dal personale delle locali scuole di kite surf a posizioni di sicurezza distanti poche decine di metri dalle “vele perennemente in acqua”.

Non è andata allo stesso modo poco più in là, sul litorale in territorio di Vernole, dove nei tratti di costa in concessione, a Nord, e di spiaggia libera, a sud della riserva statale delle Cesine, una “marea” di aquiloni colorati volteggiava invece a poche decine di metri dalla riva: all’interno, cioè, della fascia di mare dei 200 metri dedicata ai bagnanti.

Alto rischio, dunque, non solo per gli stessi kite surfisti (che devono mantenere idonee distanze di sicurezza per evitare scontri e non “annodarsi” con i cavi) ma per gli inermi bagnanti, costretti a nuotare con il “fiato sospeso” ed il “naso all’insù” a causa delle colorate quanto pericolose irruzioni nella fascia di sicurezza loro dedicata.

Verificata sul posto la fondatezza delle lamentele riferite dai bagnanti, i militari di stanza nei porti di San Foca e San CataldoImmagine-172-92, diretti dalla guardia costiera di Otranto, sono prontamente intervenuti, ordinando a tutti coloro che fossero in mare intenti in spericolate evoluzioni tra acqua e cielo - ma vicino alla riva - l’immediato rientro. È stato così per gli oltre 50 kite surfisti in mare.

Attualmente, gli stessi militari della guardia costiera sono alacremente al lavoro per i controlli di rito, tra cui, ad esempio, la verifica che le associazioni sotto il cui “aquilone” erano a mare la maggior parte dei kite surfisti fossero in regola con le autorizzazioni a svolgere le proprie attività sul demanio marittimo. La sala operativa di Otranto raccomanda, come sempre, di utilizzare il numero blu 1530 - gratuito sia da fissi che da cellulari – per segnalare potenziali situazioni di pericolo a mare, e di affrontare il mare solo in perfette condizioni fisiche.

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