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Cronaca Gallipoli

Farmacia comunale, la rivincita del presidente Tuccio

L'amministratore della Gefa, sfiduciato dall'ex sindaco Barba, commenta la sentenza del Tar che delegittimato la decisione del Comune. "Attività cristallina. Nei miei confronti accanimento personale"

La soddisfazione è più che legittima dopo il susseguirsi delle vicende giudiziarie che fin dalla sua istituzione hanno caratterizzato la gestione della farmacia comunale di Gallipoli. Soddisfazione manifesta è quella del presidente della Gefa (la società mista che gestisce le sorti amministrative della farmacia di via Lecce), Davide Tuccio, all'indomani del pronunciamento del Tar di Lecce che accogliendo il ricorso dello stesso presidente e della consigliera Giuseppina Nastrini, ha di fatto rigettato l'ordinanza dell'ex sindaco di Gallipoli, Vincenzo Barba, del 22 maggio scorso con la quale si era proceduto alla revoca dei membri "pubblici" del Consiglio di amministrazione della Gefa. Tuccio e la Nastrini tornano al loro posto quindi (come documentato nel dettaglio nell'articolo di ieri su Lecceprima) riabilitati per via giurisdizionale, e riacquistando quella fiducia che la precedente amministrazione comunale gli aveva tolto di mano. Per ragioni che sicuramente vanno al di là delle semplici motivazioni di facciata, per altro rigettate dai giudici del Tribunale amministrativo.

Certo i "guai" giudiziari che pendono come una spada di Damocle sul futuro della farmacia comunale gallipolina non sono certo finiti. A margine ci sono gli strascichi del procedimento penale avviato nei mesi successivi all'affidamento della gestione e che ha gettato ombre sulle credenziali che hanno di fatto consentito all'attuale socio privato di aggiudicarsi il relativo concorso per l'identificazione del partner di minoranza del Comune. Procedimento nel quale l'amministrazione Barba si era per altro costituita in giudizio, come parte lesa, nell'udienza del maggio scorso con l'avvocato Federica Sambati. Ma questa, seppur contestuale, è sicuramente un'altra storia.

Sul versante dell'ultima vicenda amministrativa invece ecco il commento compiaciuto ed integrale del presidente della Gefa, Davide Tuccio: "Esprimo viva soddisfazione per una sentenza che premia il lavoro di un Consiglio di Amministrazione che ha operato e bene, come ribadito dal Tar, nell'interesse unico della città, pur sopportando sin dall'insediamento continui ricorsi e interessi mirati che hanno notevolmente disturbato il sereno svolgimento dei lavori. Mi preme ringraziare i miei legali, avvocati Antonio Astuto e Massimiliano Tuccio, le cui tesi difensive sono state sposate integralmente dal Tar, che ha dimostrato la debolezza di una revoca tra l'altro consequenziale ad un primo provvedimento intentato dal precedente esecutivo e mai concluso perché giudicato dallo stesso ex vicesindaco Walter Colazzo, in sede di Assemblea dei soci, ‘troppo debole'.

Chiaro segno di un accanimento contro le persone, manifestato anche e ripetutamente persino nelle sedi istituzionali del Comune - il Consiglio - dove il sottoscritto è stato oggetto di ripetuti attacchi ed offese gratuite. Infatti nulla si è potuto eccepire, come ha ribadito il Tar, rispetto a una gestione della Farmacia Comunale che ha decuplicato nei suoi primi mesi di vita i fatturati, raggiungendo obiettivi previsti dal piano di gestione solo dopo oltre un anno di attività e posizionandosi sugli stessi livelli delle altre, consolidate farmacie cittadine. La stessa bocciatura del Bilancio, subito svelata da qualche interessata gola profonda, era funzionale soltanto a tale screditamento, se è vero che danni alla società non ve ne sono stati e che questo CdA ha sempre e solo perseguito un'azione cristallina e scevra da interessi di parte. Venuti meno appetiti parentali, ora che la giustizia amministrativa ha sancito sia la legittimità della nomina che del nostro operato, liberi da preoccupazioni legali e burocratiche, aumenteremo ancor di più l'impegno nell'interesse della Farmacia e della città, ben consapevoli di avere in sua eccellenza Angelo Trovato persona capace e competente con cui cooperare fattivamente per il bene di Gallipoli".

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