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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Fattura falsa e 488: sotto la lente società informatica

Segnalata alla Corte dei conti una ditta leccese. Il finanziamento richiesto per l'acquisto di software di tipo industriale. In tre erano già stati denunciati dalla guardia di finanza alla Procura

LECCE - Di solito le falle dell'ormai famigerata legge 488 sono state sfruttare nel tempo per truffe, o presunte tali, dagli importi stratosferici. In realtà, all'ombra di questa tipologia di finanziamenti, esistono anche frodi per somme decisamente più basse, a testimonianza di quanto il meccanismo perverso delle fatture inesistenti sia diffuso, pur di ottenere dallo Stato sovvenzioni non dovute. E' il caso, ad esempio, di una società operante a Lecce nel settore dell'informatica, che avrebbe chiesto ed ottenuto fondi per l'acquisto di software di tipo industriale.

Tre le persone coinvolte e già denunciate a suo tempo dalla guardia di finanza della compagnia di Lecce e ora segnalate anche alla Procura regionale della Corte dei conti di Bari per la restituzione delle somme illecitamente percepite. L'impresa, dunque, è una delle tante destinatarie di contributi pubblici, ottenuti, però, secondo indagini delle "fiamme gialle", tramite l'esibizione di documenti non corrispondenti all'effettivo investimento da realizzare e fatture per operazioni inesistenti per circa 10 mila euro, fino a percepire un finanziamento da 80 mila euro, inducendo in errore l'ente finanziatore.

Nel corso dell'inchiesta penale (la segnalazione alla Corte dei conti corre su un binario parallelo, ed è lo strumento adottato per recuperare gli importi) sono finiti sotto la lente degli investigatori, il rappresentante legale della ditta, il suo socio che s'era avvicendato alla guida del Cda ed un altro amministratore d'azienda, ovvero colui che avrebbe emesso falsa fatturazione per avvantaggiare l'impresa informatica.

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