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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Droga per 730 chili intercettata nel Canale d'Otranto

Fermati tre albanesi, ma le indagini sono ancora in corso. L'operazione della finanza s'è svolta nel tardo pomeriggio di ieri. La sostanza stupefacente per un valore di 7 milioni di euro

OTRANTO – E’ ormai una guerra senza quartiere. E con indagini, in questo caso, che ancora non sono ancora terminate. Tutt’altro. Potrebbero riservare sorprese nelle prossime ore. Tanto che, sebbene fin già da ieri sera fosse filtrata qualche notizia, ancora stamattina sono pochi i dettagli emersi sull’ultima operazione antidroga portata a termine dai militari della guardia di finanza del Reparto operativo aeronavale di Bari nel Canale d’Otranto.

In tre sono finiti in manette. E si tratta ancora una volta di cittadini albanesi che si trovavano nel tardo pomeriggio in mare con un carico non inferiore a 730 chilogrammi di marijuana. Come sempre più spesso accade, i movimenti sospetti di un’imbarcazione nelle acque territoriali italiane, sono stati notati dai pattugliatori delle “fiamme gialle”. In questo caso, un comune battello pneumatico, non superiore ai 7 metri, e senza bandiera.

Gli scafisti, intercettati anche grazie a un mezzo aereo per seguire le rotte dall’alto e segnalare gli spostamenti a chi si trovava in mare in quegli stessi istanti, sono stati alla fine bloccati. Il carico, quindi, è stato trasportato in direzione del porto di Otranto, presso il molo della Sezione operativa navale, per iniziare l’inventario. L’aspetto particolare, però, questa volta, è che gli approfondimenti investigativi non sono ancora terminati.

La quantità di stupefacente, per un valore che si aggira attorno ai 7 milioni di euro, è molto simile a quella sequestrata negli ultimi blitz in ordine cronologico, prima di ieri, risalenti al 19 e al 23 settembre. Nel primo caso, un gommone carico di droga, già segnalato all’Italia dalle autorità albanesi a nord di Valona, con potenti motori fuoribordo, era stato inseguito dai finanzieri fin quando toccò il litorale di Torre Pozzelle, nei pressi di Ostuni. Gli scafisti a bordo erano riuscito a dileguarsi a piedi, dovendo però abbandonare il prezioso carico. Nel secondo, con poco più di 800 chili, erano stati sorpresi due albanesi nei pressi di San Cataldo, marina di Lecce. 

Il nuovo colpo ai traffici coast to coast, peraltro, si sovrappone a un altro fronte caldo, quello degli sbarchi di migranti. Solo 24 ore prima, c’era stato l'approdo di 52 migranti sull’altro versante salentino, quello jonico, per la precisione sull’isola di Sant’Andrea, proprio di fronte a Gallipoli. Rotte diverse che s’incrociano ormai quasi ogni giorno, ai margini di quegli splendidi litorali salentini sempre più a doppia faccia: ambiti dai turisti, tanto quanto dai criminali.  

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