Firme false per intascarsi buoni pasto, a giudizio un sottufficiale
Si aprirà il 6 aprile il processo per peculato e falso nei riguardi di un 37enne di Salve, in servizio nell’ufficio marittimo di Leuca. La difesa è sicura di poter dimostrare che le accuse sono infondate
LEUCA - Falsificando le firme dei colleghi, avrebbe beneficiato di 1739 buoni pasto dal valore complessivo di 12.173 euro.
Sono queste le accuse, falso e peculato, mosse nei riguardi di Alfredo Fioravante Coi, 37 anni, originario di Gagliano del Capo, ma residente a Salve, sottocapo di I classe scelto della Guardia Costiera, in servizio presso l’ufficio di Leuca.
Il pubblico ministero Paola Guglielmi, il magistrato che ha indagato sul suo conto, ha ottenuto il rinvio a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare Giulia Proto. Il processo si aprirà il 6 aprile davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Lecce e considererà le condotte compiute dal militare nell’aprile del 2019, quando da incaricato in via esclusiva della gestione e distribuzione periodica dei tiket emessi dalla società “Repass Lunch Coupon” e forniti al suo ufficio, se ne sarebbe appropriato, falsificando le firme di alcuni colleghi nei tabulati di consegna.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Sergio De Giorgi, è sicura di poter dimostrare a dibattimento che tutte le accuse sono infondate.