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Cronaca

Xylella, controllati dalla forestale mille ettari attorno a 27 focolai: bene le arature

In attesa del nuovo piano operativo affidato al commissario Silletti, monitoraggi in corso nelle campagne del nord Salento e sanzioni per proprietari o conduttori inadempienti. In supporto agli agenti già impegnati sono arrivate 30 unità da altre regioni italiane

LECCE – Negli ultimi cinque giorni sono stati controllati oltre mille ettari relativi a 27 focolai nella zona del nord Salento dove è stata registrata la presenza del batterio Xylella fastidiosa ed è risultato che il 90 per cento circa della superficie olivicola complessiva è stato sottoposto alle arature previste.

In attesa che si definisca la procedura di adozione del nuovo piano affidato al commissario Giuseppe Silletti, il corpo forestale dello Stato si è dato un gran da fare per verificare che venissero portate a termine le operazioni relative alla buone pratiche agronomiche nelle campagne salentine e del resto della regione.

In un quadro di incertezza determinato anche dall’intervento del Tar del Lazio - che ha accolto i ricorsi di aziende vivaistiche e biologiche contrarie alle misure più rilevanti come l’utilizzo di insetticidi e l’abbattimento di tutte le piante in vivaio potenzialmente ospiti -, l’aratura, la potatura e le altre attività colturali sono rimaste le uniche armi per arginare l’avanzata del batterio associato al fenomeno del disseccamento rapido dell’ulivo che ha colpito in maniera considerevole le campagne del Salento. Ma le eradicazioni potrebbero entrare riprendere presto perché nei giorni scorsi gli stessi agenti del corpo hanno notificato nuovi verbali che preannunciano gli abbattimenti.

Presso la Masseria Galeone, nella campagne di Martina Franca, è stata allestita la base logistica della Forestale. E’ da questa struttura che ogni giorno sono coordinate 15 pattuglie che battono in lungo e in largo l’agro pugliese per verificare che i proprietari o i conduttori dei fondi abbiano portato a termine le buone pratiche agricole, considerate importanti per impedire la proliferazione dell’insetto vettore del batterio. Per condurre a termine le operazioni di monitoraggio, che comportano anche sanzioni per chi è inadempiente, sono state dislocate da altre regioni italiane 30 unità a supporto dei colleghi già impegnati. 

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