rotate-mobile
Cronaca Centro / Via Don Luigi Sturzo

Colpi a raffica negli appartamenti, il bottino è di oltre 150mila euro

Il furto più grosso in casa di un avvocato leccese, in via Sturzo, dove i ladri hanno forzato anche un secondo portone blindato, con una scheda magnetica. Svaligiata anche una casa in via Cairoli. Sfuma un assalto alla New Holland

 

LECCE – Quattro colpi, tre riusciti e due, per giunta, in una stessa via. Numeri favorevoli ai ladri, in tutto e per tutto, ai quali è andata di lusso, perché in un’abitazione di un avvocato leccese hanno sottratto collane e monili per un valore dichiarato di 150mila euro. Cifre già vertiginose, destinate peraltro a salire: è ancora in via di quantificazione il bottino conquistato dopo un’altra delle tre effrazioni.     

E’ probabilmente sempre la stessa banda, ad agire, quella che ha persino violato nei giorni scorsi l’abitazione del giudice del tribunale di Lecce Vincenzo Brancato, mettendo a segno un altro furto da capogiro. Per tecnica e abilità manuale, forse si tratta degli stessi ignoti che hanno fatto razzie, nei mesi precedenti all’arrivo dell’estate, anche negli appartamenti di professionisti leccesi che risiedono in zona Salesiani, arrivando poi, all’inizio di giugno, a mettere a segno colpi in serie in un’unica strada, via Ariosto. Non certo sprovveduti, ma malviventi che studiano bene i luoghi dove colpire e, probabilmente, le abitudini dei proprietari di casa.  

La stessa situazione s’è dunque ripetuta ieri pomeriggio, in una strada cittadina vicina proprio a via Ariosto: via Don Luigi Sturzo. Qui, un’abile banda è riuscita a entrare in due appartamenti, racimolando un bottino da capogiro. L’orario prescelto per fare man bassa, il primo pomeriggio, sfruttando l’assenza dei proprietari di casa. Si calcola che l’azione si stata messa a segno in un arco temporale che volge dalle 12 alle 14 del pomeriggio. Il primo colpo a essere stato scoperto è stato quello in casa dell’avvocato leccese Vito Epifani, poco dopo le 14. I ladri sono riusciti ad aprire la porta blindata, forse impiegando una scheda magnetica. Grazie a questa tecnica, in breve hanno rovistato ovunque, riuscendo a racimolare gioielli per 150mila euro.

Solo nella serata, poco prima delle 21, al rientro in casa dei proprietari, si sarebbe poi scoperto che nella stessa via, era stata manomessa la porta blindata di un’altra abitazione. Per gli investigatori della questura di Lecce, è plausibile che anche in questo caso, l’azione sia avvenuta pressappoco alla stessa ora del colpo nel primo appartamento. Il bottino, però, è stato più modesto: non avendo trovato soldi e gioielli, i ladri si sono impossessati di alcuni capi d’abbigliamento da donna e di una borsa griffata.

DSC04532-5Facendo un salto indietro nel tempo di qualche ora, risale intorno alle 16 la rivelazione di un altro colpo in appartamento, questa volta nel centro storico, in via Benedetto Cairoli. I ladri hanno usato un metodo classico, forzando una finestra, e facendo razzia di monili, per un valore da quantificare. Non è però certo che il furto sia avvenuto ieri. I proprietari di casa avevano lasciato la città, per il week-end, e si suppone che l’episodio possa essere accaduto in quest’intervallo temporale.

Infine, è andato a vuoto un tentativo di furto nella New Holland della zona industriale di Lecce, dove, esattamente come avvenuto in una notte di fine maggio, alcuni malviventi, in questo caso due, sono stati scoperti dal guardiano notturno e costretti alla fuga, dopo aver scavalcato la recinzione esterna. Sul posto sono stati abbandonati un piede di porco e una cesoia. Su tutti questi episodi indaga la polizia. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Colpi a raffica negli appartamenti, il bottino è di oltre 150mila euro

LeccePrima è in caricamento