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Cronaca

Furti d'auto ed estorsioni, segnali negativi dalla "tranquilla" provincia leccese

I dati del 2016 sono rassicuranti: come nel resto d'Italia diminuiscono i reati denunciati. Solo due indicatori sopra la media. Eppure la sicurezza viene sempre più percepita come emergenza

LECCE – Il prototipo di una tranquilla provincia italiana, con qualche segnale preoccupante. Così si presenta il Salento alla luce dei dati, relativi al 2016, del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno e dell’Istat.

Per numero di reati denunciati nel 2016 la provincia di Lecce si colloca, infatti, al 72esimo posto in Italia. In Puglia solo Taranto e provincia hanno fatto registrare un dato migliore. Dalla lettura dei numeri, quindi, emerge un quadro abbastanza rassicurante, almeno apparentemente, perché bisogna tener di conto anche la scarsa propensione a far emergere alcuni reati, come ad esempio l’usura e il riciclaggio. Autorevoli esponenti della magistratura, primo tra tutti l’ex procuratore della Repubblica, Cataldo Motta, lo hanno detto più volte.

In flessione i delitti denunciati

Rispetto al 2015 in provincia di Lecce i reati sono calati del 12 per cento (la flessione maggiore in tutta la Puglia): 3mila e 74 i delitti denunciati ogni centomila abitanti per un totale di 24mila 654. La flessione riguarda praticamente tutte le province del Belpaese, tranne una manciata.

La performance peggiore riguarda le estorsioni, il Salento è al 46esimo posto (15,83 denunce ogni centomila abitanti), al primo c’è Nuoro (33,31). Per quanto riguarda omicidi, tentati omicidi e infanticidi (4) e usura (0,75) la posizione è grosso modo mediana nella classifica delle 106 province (non sempre sono disponibili tutti i dati, per esempio mancano per quella di Lecce i dati relativi all’associazione mafiosa).

L’indicatore per i furti (di tutti i tipi) segna un 71esimo posto: 2mila 127 quelli denunciati ogni centomila abitanti), la provincia di Rimini è prima (6871). Il numero di rapine colloca il Salento al 65esimo posto (24,1) in una graduatoria guidata da Napoli (212,6). Parte basse della classifica per associazione a delinquere (0,5), riciclaggio (1), truffe e frodi informatiche (205,7).

Focus: Puglia prima per furti di auto

Da segnalare che la Puglia è la prima regione per furto di automobili: I primi tre posti sono appannaggio delle provincia della Bat (608), di Bari (575) e Foggia (555); quella di Lecce, ultima tra le pugliesi è comunque al 18esimo con 186 denunce ogni centomila abitanti. Ed è questo l’unico indicatore sopra la media nazionale (182). Denunciati 286,5 furti in abitazione (651,7 a Lucca; 353 la media nazionale); 92 in attività commerciali (352 a Bologna; 158 media nazionale); 10,22 scippi (94 a Prato; 27,51 media nazionale); 35 furti con destrezza (1063 Rimini, 262 la media nazionale). 

Balza agli occhi quindi il divario tra sicurezza percepita e reati denuniciati. I cittadini tendono a sentirsi sempre meno protetti, salvo poi scoprire, di anno in anno che statistiscamente i delitti sono in costante diminuzione. Questa "forbice", secondo una opionione consolidata in criminologia, dipende in gran parte da ruolo giocato dai media che in maniera sempre più pressante hanno rimarcato i pericoli derivanti da un certo tipo di reati e dalla presenza di alcune categorie di persone (immigrati, rom, etc). 

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