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Cronaca Racale / Via Mazzini

Furto con "spaccata" da 8mila euro, poi la banda brucia l'auto rubata

Sfondata la vetrata e sottratti abiti dal negozio "Moda Sì" di Racale. E in periferia poco dopo ritrovata una Lancia Delta in fiamme. Indagano i carabinieri

RACALE – Ammonta a circa 8mila euro il valore del bottino racimolato da una banda di ladri scatenata, che prima ha sfondato la vetrina di un negozio di abbigliamento di Racale, poi ha incendiato l’autovettura usata per arrivare sul luogo del furto, per fuggire, molto probabilmente, con qualche altro mezzo “pulito”. L’auto, infatti, una Lancia Delta, era stata rubata alcuni giorni prima.

E’ l’ennesima razzia di questi giorni vicini alle festività, un momento propizio per i commercianti, per risollevare le proprie sorti con incassi extra, e proprio per questo anche il più soggetto al rischio di furti e rapine. Intorno alle 4 del mattino, dunque, sono arrivati davanti al negozio d’abbigliamento “Moda Sì” di via Mazzini e, usando presumibilmente un martello, hanno sfondato la vetrata. Entrati all’interno, hanno arraffato capi d’abbigliamento di qualità, quindi sono fuggiti.

Tutto è durato pochi minuti, ma nel frattempo, per il frastuono, alcuni vicini si sono svegliati di soprassalto, affacciandosi all’esterno. Hanno così potuto notare il veicolo in fuga e chiamare i carabinieri.

Ingenti i danni provocati

I malviventi erano incappucciati, probabilmente, ma al loro arrivo sul posto, i militari del Norm di Casarano e della stazione locale, hanno scoperto che le videocamere non erano funzionanti. E non c’è stata concordanza sul modello di auto fra le testimonianze raccolte. Nel buio, il veicolo non è stato notato bene. Qualcuno fra i testimoni ha descritto l'auto, in modo un po’ indefinito, come una berlina scura, altri hanno ritenuto che fosse un’Audi.

In realtà, molto probabilmente è proprio la Lancia Delta scoperta in fiamme circa mezzora dopo alla periferia di Racale, nei pressi del campo sportivo. I vigili del fuoco, sopraggiunti da Gallipoli, hanno spento il rogo. Mentre i militari sono risaliti al proprietario, un uomo di Taranto, che ne aveva denunciato il furto il 13 dicembre. L’aveva parcheggiata nei pressi dell’aeroporto di Brindisi.

Si tratta di un indizio importante, in mano agli investigatori, per cercare di risalire alla provenienza della banda. Forse la stessa che a Copertino non è riuscita a portare a termine un colpo analogo, qualche notte prima, ai danni del negozio "Fashion Sport", perché colta di sorpresa dall'antifurto nebbiogeno. Questa volta, invece, hanno trovato meno ostacoli sul loro cammino.

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