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Cronaca Piazza Sant'Oronzo

Presepe di Lecce, "rapito" nella notte Gesù bambino dall'anfiteatro romano

Questa mattina alcuni passanti hanno notato l'assenza della statua del Bambinello, trafugata dal presepe allestito in piazza. Forse l'ennesima bravata, come altre già verificatesi negli ultimi anni. E ora, indaga la municipale

LECCE - Hanno aspettato che nascesse, per poi trafugarlo dopo soli cinque giorni. Nella mattinata di oggi, coloro che si sono concessi una  passeggiata per le vie del centro storico, intenzionati ad ammirare il presepe, si sono ritrovati un'amara sorpresa.

Un'assenza che non era possibile non notare: la statua di Gesù bambino, infatti, è misteriosamente sparita. Eppure , nonostante il protagonista dovrebbe essere proprio lui, Gesù, diversi gruppi di turisti - ammaliati dalla grande ricostruzione leccese della Natività - non  vi hanno neppure scorto la mancanza. Ancora nel primo pomeriggio, in tanti si sono accalcati ai bordi dell'anfiteatro, in piazza Sant'Oronzo (lo scenario in cui è stato ricostruito il presepe, come ogni anno), scattando foto, senza effettivamente accorgersi che Giuseppe e Maria osservano con occhi rigidi di cartapesta, una culla tristemente vuota. E invece, della scultura che rappresenta la Natività, non si hanno più tracce ormai da ore.

Il furto, con ogni probabilità, è stato messo a segno durante la notte. Scavalcare è fin troppo semplice, tant'è che questo genere di burla si ripete ormai con noiosa puntualità, ad ogni dicembre. Basti pensare a quando la statua della Madonna fu nascosta o quando Gaspare, il Re Magio fece, sgranchire le zampe al suo cammello qualche centinaio di metri più in là, in piazza Duomo). Risolvere l'ennesimo intrigo, sarà compito degli agenti di polizia municipale di Lecce che stanno cercando di raccogliere elementi utili per intercettare i responsabili della bravata.

“Trovo francamente vergognoso il ripetersi di un episodio che denota totale assenza di senso civico e di idea di comunità, e invito gli autori di questo gesto infame a riscattarsi restituendo il maltolto a una città, Lecce, che davvero non merita questo trattamento”. Così il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, commenta il furto della statua di Gesù Bambino avvenuto stanotte nell’Anfiteatro romano di piazza Sant’Oronzo.

“Non posso accettare, come cittadino e come sindaco, che a Lecce, città bella e civile, accadano episodi di questo tenore. Voglio augurarmi quindi che si tratti di una bravata, di una provocazione lanciata da ragazzotti in cerca di senso esistenziale, e non di un furto vero e proprio che menoma un manufatto antico e offende la sacralità del presepe in un luogo della città come l’Anfiteatro romano, oltre che la naturale gentilezza d’animo dei miei concittadini. Per questo - dice ancora il sindaco di Lecce - invito gli artefici di questo nuovo schiaffo al patrimonio cittadino a ravvedersi e a far pervenire il Bambinello, anche in forma anonima, presso mani capaci di riconsegnare la statuetta al Comune di Lecce. Eviteranno così un’ulteriore mortificazione alla loro città, che probabilmente dicono pure di amare, e di sentirsi individui privi di scrupoli morali, civili e religiosi”.

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