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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Galatone

Galatone, funghi velenosi al mercato: 4 intossicati

Due pensionati rivendevano le "prelibate" muffe raccolte agli Alimini. Ma si trattava di una specie altamente nociva. Nei guai anche un ambulante. L'intervento della polizia salva un'altra famiglia

La loro attività di esperti ricercatori di funghi (viste le risultanze non certo attendibile) ha rischiato di creare conseguenze addirittura letali per gli ignari acquirenti delle preziose muffe commestibili. Per colpa di questi improvvisati raccoglitori e venditori di funghi, qualche giorno fa, ben quattro persone sono state ricoverate negli ospedali di Gallipoli e Maglie, perché avevano accusato un malore dopo aver ingerito, anche se in piccole porzioni, dei funghi acquistati da due anziani di Galatone, presso il mercato settimanale. Un'attività non estemporanea quella di A.S di 69anni e L.P. che di anni ne ha 60, entrambi abitanti a Galatone, e che alla fine ha portato i due incauti rivenditori ambulanti a beccarsi una denuncia e la relativa multa. Nulla in confronto alla pericolosità sociale del loro gesto di rivendere i funghi senza le dovute precauzioni e le verifiche del prodotto.

Nel corso delle indagini condotte dagli agenti del Commissariato di Gallipoli, diretti dal dirigente Leo Nicolì, è emerso che i due raccoglitori galatonesi, entrambi pensionati, da un anno a questa parte si erano improvvisati in questa pericolosa attività di raccolta, svolta prevalentemente nelle zone otrantine dei Laghi Alimini. Uno dei due rivendeva abitualmente i funghi raccolti, per strada dalle parti della stazione ferroviaria di Galatone. L'altro, in particolar modo il sabato mattina, si "appoggiava" presso una bancarella di frutta e verdura del mercato settimanale utilizzando di volta in volta la bilancia dell'ambulante ortofrutticolo. E anche quest'ultimo, un giovane 28enne concittadino dei due anziani, è stato denunciato per concorso nei reati contestati ai due venditori. Sul loro capo il magistrato di turno Patrizia Ciccarese ha disposto la denuncia di lesioni colpose per aver venduto prodotti alimentari nocivi. Per i due pensionati, come detto, prevista anche una sanzioni amministrativa per aver raccolto e posto in commercio i funghi in questione, senza essere muniti della prescritta autorizzazione amministrativa (il tesserino micologioco) rilasciata dal Comune e per aver disatteso la legge vigente che obbliga chiunque a far certificare i funghi raccolti dall'esperto micologo dell'Asl.

Tre delle vittime intossicate dopo aver acquistato e ingerito i funghi incriminati, ovvero un'itera famiglia di Gallipoli, sono state dimesse dall'ospedale di Gallipoli con una prognosi di sette giorni. Mentre la quarta, un 43enne di Galatone, con analoga prognosi, veniva dimessa solo ieri dall'ospedale di Maglie . Tutte rimangono comunque sotto osservazione medica. Ad uno dei quattro ricoverati in ospedale, per restarne intossicato, è bastato addirittura utilizzare l'acqua derivata dalla pulitura dei funghi conservati, aggiunta per insaporire altre pietanze. Gli agenti hanno recuperavano anche due barattoli contenenti il pericoloso fungo, ormai ben pulito e sistemato con olio in quei contenitori, pronto per essere consumato. Se la sono cavata tutti fortunatamente senza ulteriori conseguenze, mentre il pronto intervento dei poliziotti ha scongiurato altre possibili intossicazioni. Infatti un'altra persona oltre alle quattro già cadute negli effetti nocivi di quei fungi, aveva acquistato dagli stessi venditori la medesima merce. Altre analoghe specie micologiche sono state rinvenute e sequestrate presso l'abitazione di S.D. 49anni, pure residente a Galatone, che solo grazie all'intervento degli agenti del Commissariato, è riuscito ad evitare una sicura intossicazione per se e per la propria famiglia.

Con l'ausilio degli ispettori dell'Asl di Maglie - Ispettorato Micologico di Poggiardo, i funghi in questione (molto simili ai normali e saporiti "porcini") venivano invece identificati per "Boletus Satans", una specie altamente tossica e addirittura letale in alcuni casi. I funghi in questione, un chilo e 300 grammi complessivi, sono stati ovviamente sequestrati e distrutti. L'invito alla prudenza
e all'accortezza è quanto mai d'obbligo.

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