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Cronaca

"Favori&Giustizia", il giudice nega la libertà al primario Rollo

Rigettata l’istanza di revoca della misura per il dirigente della Asl di Lecce, ai domiciliari dal 6 dicembre. Al vaglio del gip la richiesta avanzata dall’indagato di ottenere permessi di lavoro

LECCE - Confermati ancora una volta i domiciliari per il primario di ortopedia del “Vito Fazzi” di Lecce Giuseppe Rollo, indagato nel capitolo dell’inchiesta, condotta dalla Procura di Potenza, sui presunti scambi illeciti di favori con il pubblico ministero salentino Emilio Arnesano (ai domiciliari dopo 21 giorni di carcere).

Dopo il no alla revoca della misura da parte del Tribunale del Riesame, nei giorni scorsi, è arrivato anche il rigetto del gip (giudice per le indagini preliminari) Amerigo Palma, secondo il quale le esigenze investigative sono tali da non poter concedere sconti. Ma al vaglio del giudice, resta una seconda richiesta di Rollo, contenuta nella stessa istanza: ottenere permessi per poter svolgere la professione.

Al riguardo il gip ha chiesto ai difensori (gli avvocati Ladislao Massari e Renata Minafra) un’integrazione documentale che provi l’effettiva necessità della presenza del primario nella struttura ospedaliera.

Saranno le indagini a chiarire se ci fu un nesso tra le richieste di archiviazione riguardo due procedimenti per colpa medica con Rollo indagato e di uno dei quali era titolare Arnesano, e la telefonata con la quale il medico mostra disponibilità a contattare un chirurgo del Policlinico di Modena affinché anticipasse a febbraio di quest’anno l’operazione del figlio del pm programmata per il mese di maggio. Per la difesa non ci fu alcun legame: le richieste di archiviazione sono antecedenti alla telefonata e sono confortate da una consulenza tecnica che escluse ogni responsabilità da parte del primario.

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