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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Annullato ritiro della patente: era necessario il consenso esplicito al prelievo

Sentenza del giudice del pace che richiama la giurisprudenza della Cassazione: non basta a fini processuali la mancata opposizione dell'automobilista

LECCE – Potrà riavere la sua patente di guida ben prima dei 18 mesi imposti dall’ordinanza del prefetto. Una sentenza del giudice di pace Franco Giustizieri ha accolto il ricorso degli avvocati Vincenzo e Alfredo Matranga che hanno difeso le ragioni di un’automobilista cui era stato fatto un prelievo di sangue presso una struttura sanitaria nella quale era stato accompagnato dopo un incidente.

Per il giudice, infatti, il prelievo è legittimo solo con il consenso dell’interessato nel caso in cui serva esclusivamente all’accertamento dello stato di alterazione a fini processuali, oppure se richiesto dall'autorità giudiziaria. Richiamandosi alla giurisprudenza della Corte di Cassazione, Giustizieri ha ricordato che il consenso non può ritenersi desunto da una mancata esplicita opposizione ma deve essere esplicito, trattandosi altrimenti di violazione dei diritti della persona attraverso il ricorso a un esame invasivo “e, pur se minimamente, pericoloso”.  

Diverso è il caso in cui la prova dello stato di alternazione deriva da un protocollo di intervento medico. In questo caso la documentazine medica è utilizzabile a fini processuali.

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