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Cronaca

"Guerra della Poli sulla sabbia, conto salato a Lecce"

Rotundo si schiera con Maniglio e lancia l'offensiva al vicesindaco: "Dobbiamo evitare che alla montagna di debiti si aggiunga anche il pasticcio della sabbia di San Cataldo. E' vero, i fondi ci sono"

Se la guerra della sabbia fosse "solo" fra Lecce e Brindisi, forse ne uscirebbe fuori un verdetto, fra vincitori e vinti. Ma nel "derby" salentino per il ripascimento dell'arenile di San Cataldo, il caos viene alimentato anche dalle opposte fazioni all'interno dello schieramento leccese. Come dire, Guelfi e Ghibellini del nuovo millennio: tutti vogliono la soluzione, ma il braccio di ferro fra centrodestra e centrosinistra amplifica l'asperità della contesa. Adriana Poli Bortone attacca la Regione, Antonio Maniglio difende il governo Vendola e accusa: "Lecce perderà i finanziamenti per colpa del vicesindaco", che spalleggiata dall'assessore Severo Martini risponde con un secco: "Maniglio non consoce la questione", il quale Maniglio trova ora un difensore nel leader dell'opposizione Antonio Rotundo. "Dobbiamo evitare che alla montagna di debiti che il centrodestra ha lasciato in eredità ai leccesi - commenta - , si aggiunga anche il pasticcio della sabbia di San Cataldo".

Ma se c'è chi fa guerra, secondo Rotundo, è in particolare proprio il vicesindaco e assessore alle Marine. "L'invito che rivolgo è quello di fermare la guerra contro tutto e tutti ingaggiata dall'onorevole Poli perché questo tipo di politica sino ad ora ha portato ad esiti fallimentari. Aver posto infatti questa vicenda al centro di un groviglio giudiziario ha impedito alla politica di poter ricercare scelte condivise e partecipate. Con il risultato - aggiunge Rotundo - di avere un cantiere dei lavori sospeso da anni dopo che sono stati realizzati una decina di pennelli in mare che rischiano di diventare lo scandalo di un'altra opera incompiuta, il cui costo sarà pagato dai contribuenti".

"Ha ragione Maniglio: ben 5 milioni di euro sono nella disponibilità del Comune da oltre 7 anni ed ora davanti al rischio molto concreto di perdere i finanziamenti, invece di ricercare possibili soluzioni al problema, si organizzano polemiche dal sapore strumentale utili solo a tentare di coprire le proprie evidenti responsabilità. È urgente che il governo cittadino attivi subito una iniziativa finalizzata a trovare un'altra soluzione, per tentare di salvare i finanziamenti. Per questo - conclude Rotundo - chiedo al sindaco di riferire al prossimo consiglio comunale sull'attuale situazione e sulle possibili soluzioni, perché non penso che la politica del Comune possa esaurirsi nel solo appello al Consiglio di Stato".

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