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Cronaca Neviano

Appalto lavori scuola “Papa Giovanni XXIII” , ridotto risarcimento del Comune

I giudici di Palazzo Spada scrivono la parola “fine” alla querelle nata all’indomani della gara pubblica per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza dell'edificio. Per il Consiglio di Stato la spesa è di solo il 5 per cento dell'importo e da ripartire con la ditta aggiudicataria

ROMA - I giudici di Palazzo Spada scrivono la parola “fine” alla querelle nata all’indomani della gara pubblica per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza della scuola “Papa Giovanni XXIII” di Neviano. La ditta “De Pascali” di Nardò, classificatasi al secondo posto, aveva chiesto e ottenuto dal Tar di Lecce che il Comune di Neviano le risarcisse i danni subiti per non aver vinto la gara, quantificati complessivamente nel 13 per cento dell’importo a base d’asta.

Il Consiglio di Stato oggi ribalta la decisione di primo grado, riducendo sensibilmente - di oltre la metà - l’entità del risarcimento posto a carico del Comune. Accogliendo le tesi dell’avvocato Saverio Sticchi Damiani, difensore in giudizio del Comune di Neviano, la quinta sezione del Consiglio di Stato (presidente Luigi Maruotti, estensore Carlo Saltelli) non soltanto ha stabilito che la misura del risarcimento è pari al 5 per cento dell’importo a base di gara ribassato della percentuale offerta dalla seconda classificata, ma ha anche ripartito la spesa tra il Comune e la ditta aggiudicataria, la "Visconti" di Neviano. 

Quest'ultima, infatti, si sarebbe resa responsabile in sede di offerta dell’omissione dichiarativa che aveva viziato l’aggiudicazione. A conti fatti, il Comune di Neviano anziché 35mila euro, dovrà adesso sborsarne poco più di 5mila.

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