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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Galatina

I Lavoratori dell'Asi: "Ecco la nostra proposta"

I sei operai in presidio permanente presso l'impianto di Galatina lanciano una propria proposta risolutiva alle istituzioni locali per superare il disagio occupazionale e i problemi ambientali

GALATINA - Novità nel presidio permanente di Galatina presso l'impianto di depurazione Asi, da parte degli operai che vedono a rischio il proprio posto di lavoro. I lavoratori tornano a scrivere al Prefetto di Lecce, Mario Tafaro, al presidente del Consorzio Asi Lecce, al presidente della provincia, alla Regione Puglia (chiamando in causa la vicepresidente Loredana Capone e gli assessori all'Ecologia, al Lavoro e ai Lavori Pubblici), le istituzioni locali di Galatina e Soleto, per argomentare una propria proposta risolutiva della lunga vicenda.

I Lavoratori in Presidio permanente hanno, infatti, portato a conoscenza delle Istituzioni che, nei giorni passati, hanno provveduto, autonomamente e con le proprie forze, alla sistemazione del guasto elettrico verificatosi il 20 gennaio, che aveva determinato il blocco della struttura, permettendo, così, all'impianto di depurazione di poter tornare a funzionare. Gli operai, per tutelare il proprio posto di lavoro e cercando una soluzione che permetta di evitare l'inquinamento tutt'ora in atto a causa della rottura della condotta fognaria, hanno invitato le istituzioni a vagliare l'ipotesi risolutiva del problema dagli stessi proposta.

Quest'ultima consiste nell'idea che la Regione Puglia finanzi il progetto per il rifacimento del collettore fognario a servizio dell'area industriale di Galatina e Soleto: ciò permetterebbe all'impianto di lavorare in condizioni di normalità e all'area industriale di poter avere una struttura funzionale, efficiente e non inquinante. La Regione Puglia e la Provincia di Lecce dovrebbero autorizzare in deroga, per evitare il protrarsi dell'inquinamento, l'impianto al ritiro dei reflui (su gomma) provenienti esclusivamente dall'area industriale di Galatina e Soleto, considerando che attualmente sono presenti in detto insediamento 64 aziende circa, 40 delle quali non allacciate alla condotta, le quali dovrebbero conferire i propri reflui su gomma presso altri impianti.

I sindaci di Galatina e Soleto, secondo gli operai, con ordinanza sindacale dovrebbero impedire alle aziende allacciate, circa 26 (tra le quali Aziende Metalmeccaniche, Lavanderia Industriale, Autolavaggio, Albergo…ecc…), di continuare a sversare i reflui nella condotta "Rotta" fino al completamento dei lavori di rifacimento, impedendo così che si continui con l'inquinamento attualmente in atto, considerando che da quanto emerso nei vari tavoli tecnici istituzionali, la condotta fognaria dell'area industriale, risulta rotta lungo tutta la sua lunghezza, il che determina l'infiltrazione di un grosso quantitativo di refluo "tal quale" nel terreno. "Nella stessa ordinanza - suggeriscono gli operai - bisognerebbe obbligare, le restanti aziende non allacciate al collettore al conferimento su gomma dei reflui presso l'impianto di depurazione ( da quanto risulta alcune delle quali attualmente conferiscono i propri reflui presso Impianti Aqp - San Pietro Vernotico)".

Gli operai sottolineano inoltre che il Consorzio Asi dovrebbe individuare immediatamente una ditta per la gestione provvisoria dell'impianto in attesa che vengano ultimati i lavori di adeguamento (prevista per marzo 2010) e in attesa che venga espletata la relativa gara d'appalto, il che permetterebbe la riassunzione dei sei lavoratori che attualmente presidiano l'impianto.

E sulla questione del depuratore Asi, Antonio Buccoliero, portavoce di Alleanza Puglia, torna a chiedere in un'interrogazione alla Regione una "cabina di regia e proposte risolutive": "La problematica in esame interessa un doppio aspetto - afferma - da una parte lo stato occupazionale dei lavoratori impiegati presso il depuratore, dall'altra la sorte dell'impianto stesso che, per effetto della rottura delle condotte di adduzione delle acque dalla aziende determinava un inquinamento delle falde e non rendeva in maniera efficace il suo servizio; dal giorno della suddetta seduta nulla è stato fatto conoscere circa le sorti dei dipendenti e sulle soluzioni da adottare per la risoluzione della crisi".

L'interrogante si rivolge al Presidente della Giunta Regionale ed all'assessore ai LLPP per conoscere se non sia il caso di costituire una cabina di regia regionale tra i vari enti interessati per adottare provvedimenti risolutivi, pienamente condivisi dai lavoratori interessati, con interventi celeri vista l'imminente chiusura della consiliatura regionale che "potrebbe distrarre gli assessori dai propri compiti istituzionali, perché impegnati in campagna elettorale".

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