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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Ignoti danneggiano l'auto del sindaco di Porto Cesareo

Rigata con un punteruolo su tutti i lati la Stilo del primo cittadino Foscarini. Ingenti i danni. Oggi ha sporto denuncia ai carabinieri. Atto vandalico o intimidazione? La solidarietà del Consiglio

Un gesto provocatorio, la bravata di un vandalo, o una vera e propria intimidazione? Un brutto episodio è accaduto ieri sera al sindaco di Porto Cesareo, Vito Foscarini: il danneggiamento della sua vettura. Un fatto che si può prestare a mille letture diverse, perché il primo cittadino del giovane comune salentino (basti pensare che è stato istituito da appena un trentennio: in passato era una marina di Nardò) è molto attivo nel suo ruolo istituzionale e, più di qualcuno dice, anche piuttosto innovativo. E non si esclude che, nella sua attività politica, lui, che non è neanche originario di Porto Cesareo, possa aver infastidito qualcuno. Lotta all'abusivismo e campagne ambientali sono fra i capisaldi del suo mandato elettorale. Ma, ovviamente, si tratta solo di ipotesi.

Certo è che qualcuno ha pensato di provocare danni piuttosto ingenti alla sua automobile, una Fiat Stilo grigia, approfittando delle ombre della sera. Forse l'ignoto (o gli ignoti) ha usato un punteruolo, rigando il cofano, la parte posteriore, e le due fiancate laterali. Notevoli i danni: l'auto dovrà essere riverniciata. Un gesto probabilmente mirato: il responsabile sapeva che era di proprietà del sindaco. L'auto si trovava parcheggiata ieri pomeriggio nei pressi della chiesa in onore della Beata Vergine del Perpetuo Soccorso. Il sindaco Foscarini si trovava all'interno per una cerimonia cresimale. Invitato a fare da padrino. E' quasi sicuramente in quelle ore che il balordo ha agito. Foscarini, uscito per rientrare a casa, non s'è accorto di nulla, nell'ombra.

Solo stamattina ha scoperto il danno, alla luce del sole. Ed ha sporto denuncia presso la stazione locale dei carabinieri. Un brutto gesto, peraltro non nuovo, nel Salento, ai danni di qualche rappresentante istituzionale. Appresa la notizia, il presidente del Consiglio comunale, Eugenio Sambati, ha inteso esprimere solidarietà a nome dell'intero Consiglio e della comunità al primo cittadino, per un atto definito ignobile.

"Sento il dovere morale e civile di esprimere al nostro primo cittadino ed alla sua famiglia - dichiara Sambati - la più viva e convinta solidarietà per l'increscioso e sgradevole episodio vandalico, che ha visto coinvolta la sua autovettura, gravemente e dolosamente danneggiata. Ritengo importante e necessario stigmatizzare comportamenti di vandali incivili, che nulla hanno a che vedere con l'eticità e l'integrità morale della stragrande maggioranza della nostra comunità".

"Allo stesso tempo - continua - ritengo fondamentale e non più rimandabile, chiedere alle autorità competenti un innalzamento del livello di guardia sul territorio. Riponendo - conclude il presidente - la massima fiducia nel lavoro degli inquirenti e delle forze dell'ordine, immediatamente attivatesi, siamo sicuri che presto si chiarirà l'intera vicenda, che, sia chiaro, è lontana anni luce dalla vita sociale della nostra città e sopratutto dallo spirito politico amministrativo che sin dall'inizio del mandato contraddistingue i lavori dell'intero Consiglio comunale e del governo cittadino".

Anche il consigliere della Regione Puglia e vicepresidente della VII commissione, Affari istituzionali, Antonio Buccoliero, esprimo "sentimenti di vicinanza e solidarietà al primo cittadino di Porto Cesareo, Vito Foscarini, dopo il grave e misterioso atto intimidatorio. Al di là delle motivazioni che hanno portato a questo gesto - prosegue Buccoliero - che si sia trattato di una bravata, di una provocazione o di una vera e propria intimidazione, inquieta il fatto che, ancora una volta, sia stato preso di mira un rappresentante istituzionale. Uno degli elementi fondanti della nostra democrazia è proprio la libertà di poter esprimere, nelle opportune sedi istituzionali e nel pieno rispetto della propria e altrui dignità, le proprie idee e posizioni".

"Quando, però - aggiunge Buccoliero -, questo confronto si sposta sul piano dell'intimidazione, dell'atto violento o vandalico, allora ogni gesto, piccolo o grande che sia, rappresenta un campanello d'allarme, che mette a rischio il cammino democratico di ogni comunità. Sono certo che le forze dell'ordine, immediatamente allertate, sapranno fare chiarezza su questo increscioso episodio - conclude Buccoliero - restituendo serenità a quanti sono in prima linea, con impegno e abnegazione, nel far sì che il cammino civile e democratico non debba mai cedere il passo alla violenza, alle intimidazioni e ai ricatti".

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