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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ignoti incendiano scooter, fiamme fino all'ottavo piano

Incendio alle ex case Magno alle 3,30 del mattino di domenica: il fuoco si alza per decine di metri. Tanta paura e ingenti danni all'interno degli appartamenti. I residenti: "Abbandonati a noi stessi"

Ore 3,30 del mattino di domenica, zona ex case Magno, periferia della periferia, ultimo lembo di cemento del rione San Pio: un'esplosione, l'incendio, le fiamme che in pochi minuti salgono al cielo e anneriscono l'intera facciata posteriore del palazzo di via Girolamo Vergine, al civico 2. Fino all'ottavo piano. Ignoti, approfittando delle tenebre, hanno messo fuoco ad uno scooter posteggiato accanto ad una delle pareti che si affacciano sul cortile, dove sorge una piazzetta. Usando forse del liquido infiammabile. Tanta paura per i residenti, fortunatamente nessun ferito, ma danni ingenti. E la cosa incredibile è che lo scheletro annerito dello scooter è ancora, lì accanto al muro. "Perché non lo tolgono?", si chiedono i passanti. "Qualche bambino che gioca nei dintorni potrebbe farsi male".

A restare coinvolto in modo particolare, l'appartamento di una donna, Assunta Longo. Si trova al primo piano. Fumo e fiamme hanno avuto facile gioco nella sua finestra. Nei prossimi giorni presenterà un esposto ai vigili del fuoco (che nel corso della tormentata nottata sono intervenuti insieme ad agenti della Questura di Lecce), in modo che possa inoltrare richiesta di risarcimento danni, nella speranza che intervenga l'Istituto autonomo case popolari.

"Abbiamo sentito un botto fortissimo e visto le fiamme alzarsi al cielo, annerendo la facciata", raccontano alcuni residenti. Fra questi, Antonio Quarta, Massimo Coppini, Antonio Gregoriadis. I quali si chiedono: "Chi deve pagare i danni? Per fortuna - proseguono - non sono state intaccate le tubature del gas, che comunque sono resistenti. Ma se vi fossero state delle perdite di gas, si sarebbe rischiato il disastro". E in effetti, alcune abitazioni sono state intaccate all'interno. Esempio lampante, quello del signor Quarta, che vive con la moglie Tina all'ottavo piano. "Guardi qui - dice la signora spolverando con la mano una mensola e mostrandola completamente annerita -, guardi la fuliggine. E guardi le tende, completamente annerite. Il fumo è arrivato fino a casa nostra".

"Lo sa perché succedono queste cose?", interviene poi il marito, Antonio, parlando dell'incendio doloso allo scooter. "Perché qui siamo completamente abbandonati a noi stessi. Non c'è un vigile, non c'è un poliziotto di quartiere. Qui, per farle un esempio, troviamo gli spacciatori in pieno giorno. Se ci fosse più controllo, si scongiurerebbero certi episodi".

"Io ero al lavoro, quando è successo il fatto, ma mio figlio era in casa a dormire ed ora è vivo per miracolo". A parlare, questa volta, è la signora Assunta Longo, che ha subito i danni maggiori. "sono state lesionate la vetrata, le tende. Il fumo è arrivato in salotto. Probabilmente vi sono danneggiamenti anche sotto il balcone. Non so di chi sia lo scooter, ma se il suo proprietario ha subito dei danni, anch'io nei ho subiti, e tanti".

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