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Cronaca Lizzanello

Il big dà buca e la folla insorge. Tensione alle stelle

L'attesa sibizione di Elephant Man al Jam Jam Festival è saltata. Verso le 3 la folla ha iniziato a spazientirsi, poi ha assaltato il bar. Gran lavoro per le forze dell'ordine. Biglietti rimborsati

MERINE (Lizzanello) - Quando è la folla a perdere la testa, le conseguenze possono essere imprevedibili. Tanto più in un concerto, con l'adrenalina che pompa almeno quanto i bassi dalle casse dei sound system. Questa notte, almeno 2 mila e 500 persone sono accorse al campo sportivo di Merine per l'esibizione di Elephant Man, al secolo Bryan O'Neil. La perfomance del 34enne giamaicano era prevista come il momento clou del Jam Jam Festival, giunto alla quarta edizione.

Poco dopo le 3 l'attesa, fino ad allora "ingannata" dagli altri artisti in scaletta, è sfociata in insofferenza e poi in momenti di tensione. Pare che molti, tra il pubblico, oltre a rumoreggiare sempre più insistentemente reclamando a gran voce l'entrata in scena di quello che è uno dei big del panorama reggae internazione, e per il quale si erano mossi in tanti, abbiano iniziato a lanciare verso il palco, oltre alle imprecazioni, anche degli oggetti. Nessuno, del resto, li avrebbe avvisati della variazione di programma. Non sono mancati gli spintoni, gli accenni di rissa, né i tentativi di forzare la rete metallica che separa il palco con la consolle dal pubblico.

I responsabili dell'ordine pubblico hanno avuto un gran da fare per contenere la rabbia del popolo della dance hall tanto che sono stati chiamati rinforzi per evitare che la situazione sfuggisse di mano: dalle vicine stazioni dei carabinieri sono giunte sul posto altre pattuglie. E dire che per manifestazioni musicali del genere, il dispiegamento ordinario di forze - tra polizia, finanza e carabinieri - è già di tutto rispetto.

Poco dopo, quando oramai era chiaro che Elephant Man non si sarebbe presentato sul palco, la massa si è spostata verso il bar dove ha attinto ai fusti di birra senza passare dalle casse, almeno quelle con i contanti dentro. Perché invece una delle casse di amplificazione sarebbe stata portata via approfittando dell'estrema confusione. Forse qualcuno ha pensato di rifarsi così del danno subito.

Ma l'obiettivo principale era il rimborso del biglietto, pagato 20 euro al botteghino, più i diritti di prevendita per chi lo avesse acquistato nei giorni precedenti (c'era anche uno stock di mille tagliandi a 15 euro per chi lo avesse preso comunque entro il 31 luglio). A quanto riferito dai carabinieri, la restituzione sarebbe stata accordata a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta. Con il passare dei minuti la situazione è progressivamente rientrata nella normalità e il campo sportivo sulla strada per Vernole si è svuotato senza ulteriori intemperanze. Resta la delusione che qualcuno ha documentato sul web (https://www.youtube.com/watch?v=pFXot5Djhr0&feature=channel_video_title).

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