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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Giurdignano

Il gasolio agricolo per riscaldare i bimbi dell'asilo

Giurdignano: 500 i litri sequestrati dai finanzieri della compagnia di Otranto nella struttura comunale. Indagato il titolare della ditta che detiene l'appalto. Il sindaco: "Sorpresi dalla scoperta"

Lo trovano ormai dappertutto, dove non consentito. Negli impianti dei condomini, nei camion, nelle auto, ovunque. Il gasolio agricolo, che gode di particolari agevolazioni, si può acquistare solo esibendo libretto Uma, per usarlo nel riscaldamento delle serre, nei trattori, per alimentare i pescherecci. Il suo costo è nettamente inferiore e consente risparmi fino anche al 30 per cento, rispetto al normale gasolio. E se le cosiddette frodi in materia di accise sembrano in aumento, specie in questi periodi di crisi economica diffusa, risulta comunque singolare la scoperta effettuata dalla guardia di finanza della compagnia di Otranto, che l'ha trovato questa volta nientemeno che nei serbatoi dell'impianto usato per riscaldare i bambini dell'asilo comunale di Giurdignano.

Ben 500 i litri posti sotto sequestro dai militari delle "fiamme gialle", dopo un sopralluogo nella struttura. Il gasolio è stato ovviamente subito sostituito per permettere a bambini e maestre di continuare a frequentare le aule. Assolutamente ignara di tutto la direttrice della struttura comunale. Mentre i sospetti dei finanzieri si sono addensati sulla ditta che detiene in appalto la manutenzione. Ed ora il titolare risulta indagato.

Il sindaco di Giurdignano, Donato Fanciullo, a tale proposito ha confermato di essere stato informato dalla stessa guardia di finanza sulla vicenda, ed dichiarato di aver collaborato con le forze dell'ordine, fornendo indicazioni utili a tutte le verifiche del caso. Il primo cittadino del piccolo comune ha, oltretutto, manifestato una certa sorpresa per l'atteggiamento della ditta ed ha provveduto prontamente a denunciarne il titolare per quelli che sono i possibili reati ravvisabili.

Il Comune stesso, in questa storia, potrebbe quindi risultare parte lesa, in quanto la ditta, vincitrice di uno specifico appalto, non solo avrebbe rivenduto ad insaputa dell'ente comunale il carburante agricolo, ma l'avrebbe fatto anche a prezzo di mercato. Se così stessero le cose, si profilerebbe un danno per il Comune non solo d'immagine, ma anche economico. I finanzieri stanno quindi procedendo a tutte le verifiche del caso per schiarire i contorni di una vicenda che ora passa in mano alla Procura della Repubblica di Lecce.

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