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Cronaca Alliste

Il grido d'allarme del Wwf: "A Torre Sinfonò distrutta la macchia costiera"

Gli ambientalisti hanno denunciato alle autorità la sistematica estirpazione di un habitat protetto e prezioso

ALLISTE - Cespugli e alberelli di mortella, lentisco, tamerici, pini, timo, olivastro e altre specie rare, una preziosa macchia costiera spontanea che sta scomparendo per mano dell’uomo. Una vera e propria estirpazione che andrebbe avanti almeno dal dicembre del 2014 nelle campagne nella zona di Torre Sinfonò, intorno ad Alliste.

Il grido di dolore è lanciato dal Wwf salentino, che ha segnalato la questione a tutti gli organi possibili: Prefettura, capitaneria di porto, carabinieri, Comune di Alliste, forestale e polizia provinciale.

La località, spiegano dal Wwf, si trova nella striscia di terra e rocce compresa tra la litoranea e la pista ciclo-pedonale, che congiunge Capilungo a Torre Sinfonò, marine di Alliste. Un’area che rientra nel demanio marittimo.

Ebbene, all’inizio della pista ciclopedonale, in località “Uccello”, nei pressi c’è una collinetta con sole quattro abitazioni. Queste si affacciano su una strada senza uscita. Qui vi è lo sviluppo più evidente della macchia costiera, ma in quest'area, denunciano dal Wwf, da oltre un anno si starebbero verificando misteriose sparizioni di alberi, disseccamenti di cespugli e ora anche evidenti tagli.

deturpamento macchia1-2Gli attivisti hanno anche svolto dei rilievi, rilevando come ignoti stiano sistematicamente estirpando la vegetazione della zona in maniera deliberata. Si tratta di segni di estirpazione e di tagli netti, ben visibili. Al momento si notano tre tamerici, due pini, un grosso cespuglio di mirto, e intaccati altri tre di lentisco e mirto, oltre a innumerevoli piantine di timo e altre specie della macchia a “gariga” mediterranea.

E a quanto pare la situazione starebbe peggiorando in maniera progressiva, di mese in mese, compromettendo l’habitat e il paesaggio, vincolato e protetto dalle normative nazionali ed europee. 

E’ stato il presidente del Wwf Salento, Vittorio De Vitis, a sollecitare le autorità ad assumere provvedimenti. Gli ambientalisti, dal canto loro, si sono offerti nella collaborazione per le loro competenze scientifiche. Non solo. Il Wwf sollecita anche la programmazione di un’azione seria e concreta per l’intero ambiente costiero, oltre alla prevenzione degli illeciti.

Si tratta di un habitat, infatti, che va protetto e sorvegliato, anche perché svolge una funzione fondamentale nel contenimento dell’erosione della costa e di protezione dalla salsedine. Il Wwf, per evidenziare la gravità della situazione, ha anche scattato alcune fotografie qui visibili da tutti.

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