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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Surbo

Il grido d'allarme: "Surbo, emergenza criminalità nel silenzio delle istituzioni"

Imprenditore, presidente della squadra di calcio di promozione che porta il suo nome e del comitato per Torre Rinalda, Oronzo Trio oggi parla soprattutto da cittadino. E dopo la bomba lanciata ieri, solo l'ultimo episodio criminale, oggi prova a scuotere le coscienze

SURBO – Imprenditore, presidente della squadra di calcio di promozione che porta il suo nome e del comitato per Torre Rinalda, Oronzo Trio oggi parla soprattutto da cittadino di Surbo. E lo fa con la preoccupazione di chi sta annotando troppi fatti allarmanti intorno a sé. Tanto da dichiarare: "Surbo è in piena emergenza criminalità e mi domando come facciano le istituzioni locali ad ignorare quanto giornalmente accade”.

Il grido d’allarme di Trio riguarda l’episodio ancora fresco dell’ordigno lanciato contro il balcone di una palazzina della zona 167 A, ironia della sorte in via Frarelli Trio. Un gesto che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori, per la presenza di alcune bombole. “Ieri si è verificato l'ennesimo atto che poteva sfociare in tragedia, lasciato correre tra il silenzio di tutti i politici locali”, rincara la dose, ancora una volta cercando di scuotere la politica.

“Una bomba lanciata nella notte sul balcone di una palazzina, caduta proprio vicino a delle bombole: solo il caso ha evitato la tragedia”. “Nessun controllo di videosorveglianza – aggiunge -, nessun controllo nella notte. Surbo è privo di un presidio di sicurezza notturno. Insomma una comunità lasciata in balia della sorte”. 

“Da cittadino surbino, da padre – prosegue Trio -, sono seriamente preoccupato dai fatti di cronaca ma principalmente, dal silenzio con il quale vengono impacchettati  ed archiviati. Credo che chi asseconda questo silenzio si renda giornalmente  complice di questo declino, ragion  per cui da uomo della società  civile lancio un allarme, certo che anche questa volta – conclude - la mia rimarrà  una voce fuori dal coro”.

Episodi particolari, a Surbo, si sono ripetuti a distanza di breve tempo, negli ultimi mesi. Mettendo da parte casi di microcriminalità, come qualche furto o scippo, endemici a tutto il territorio salentino (e non solo), a settembre si annoverano la profanazione della tomba del nonno del sindaco Fabio Vincenti e di suo fratello, imprenditore edile, quest’ultimo destinatario anche di cinque proiettili lasciati davanti al cancello di casa e, in precedenza, specie nel corso della primavera, una serie di incendi di autovetture, diversi sicuramente dolosi. Non tutti fatti forse collegabili fra loro, ma che pure offrono un quadro d’insieme inquietante. Ed è dunque proprio nei silenzi che spesso seguono certi fatti che Trio cerca di fare breccia, scuotendo l’opinione pubblica.   

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